Sabato, 23 Novembre 2024

Trattativa Vitrociset: così non va

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Lo scorso venerdì 13 si è nuovamente riunito il tavolo di trattativa con la direzione aziendale Vitrociset. L'azienda ha esposto nel dettaglio le sue proposte e condizioni:

PAR (Permessi Annui Retribuiti) e ferie

Definizione delle chiusure collettive entro febbraio con accordo sindacale. Il singolo lavoratore dovrà comunicare il suo programma fruizione ferie/par entro natale di ogni anno. Introduzione meccanismo per cui entro aprile o vengono smaltite ferie e par anni precedenti o vengono per metà pagate e la restante metà perse.

Utilizzo di 4 giornate di PAR del singolo dipendente, come liberalità in una piattaforma denominata “Flexible benefits” , in cui dovrebbe confluire anche il premio di risultato, da cui si dovrebbe attingere per il cosiddetto welfare aziendale. Quindi le 4 giornate di Par diventeranno fruibili in natura (viaggi, tickets, buoni libri, palestre ecc).

Orari di lavoro

L'azienda ha accolto il regime di flessibilità richiesto dal sindacato. Pertanto il regime di flessibilità oggi in capo al sesto livello viene esteso a tutti i livelli inferiori. Sono escluse 7 e 7Q. La pausa mensa per la sede di Roma, viene portata a 45 minuti con conseguente posticipo dell'uscita.

Lavoro straordinario

Mantenimento straordinari fino al sesto livello ma le prime 12 h di ogni mese vanno in una banca ore da usare a compensazione.

Visite mediche

Riduzione nr ore giornaliere per un max di 4 visite all'anno ma senza distinzione tra pubblico e privato.

Polizza sanitaria

Ai neoassunti verrebbe riconosciuta dopo 24 mesi di anzianità aziendale.

Neoassunti

Ai lavoratori neoassunti verrebbe riconosciuto un importo pari a 250 euro dopo 24 mesi di anzianità aziendale ma solo se è ai minimi del contratto nazionale.

Premio di risultato

L'azienda vorrebbe trasformare il premio in denaro in benefit in natura. Non verrebbe più riconosciuto l'importo corrispondente alla percentuale di obbiettivi raggiunti ma l'importo che il lavoratore avrebbe preso al netto verrebbe versato, come le 4 giornate di Par, dentro la piattaforma “Flexible benefits”. Gli indicatori a cui legare salario sarebbero EBITDA 60% e 40% produttività (rapporto fatturato dipendenti ecc). La soglia di accesso è abbassata dal 95 al 90%. Annualmente sarebbe l'azienda a decidere gli obbiettivi di budget e quindi gli obbiettivi del premio. Gli importi proposti dall'azienda sono 1400-1500-1600 per il triennio.

Il premio di risultato ai neoassunti verrebbe riconosciuto al 50% dopo 12 mesi e al 100% dopo 24 mesi.

Trasferte

Verrebbe elevato di 2 euro indennità intera trasferta (dopo 22 ore). Si conferma impalcatura esistente. Sul resto l'azienda lamenta difficoltà a rivedere normativa che a suo dire sarebbe troppo onerosa e comunque superiore al CCNL.

Sardegna

Si è insediato un tavolo di confronto sulle questione che attengono ai trattamenti specifici previsti in Sardegna e frutto della storia sindacale, organizzativa e contrattuale di questi anni.

Il giudizio della Fiom non è per nulla positivo.

Sebbene si possa e si debba guardare con interesse all'apertura fatta dall'azienda sulla flessibilità dell'orario di lavoro, non si può sottacere la gravità delle posizioni su tutto il resto. Il segno dell'operazione che il management ha intenzione di fare è quello di cancellare ogni valore della contrattazione sindacale e risparmiare centinaia di migliaia di euro all'anno. La richiesta di 4 giorni di permessi di ogni lavoratore, sarebbe un regalo di proporzioni inimmaginabili all'azienda. Regalo che non viene reso, se non in parte, sotto forma di welfare contrattuale. La cosa bizzarra è che un diritto individuale ed inalienabile viene ridotto ad offerta di prodotti e servizi.

L'azienda riconoscerebbe solo l'importo che al netto avrebbe preso il lavoratore dal valore delle 4 giornate di Par con un risparmio clamoroso.

Resta inteso che senza la firma di un accordo sindacale, essendo in deroga alla legge e al contratto, l'azienda non potrebbe toglierli.

Anche il premio di risultato, sempre riconosciuto in natura, cancellerebbe il premio preferiale, oltretutto nell'ipotesi presentata dall'azienda è a totale sua discrezione negli obbiettivi e quindi nei risultati. All'azienda assumere, oltre al grande beneficio previsto dal governo Renzi, converrà sempre di più, con un accanimento sui giovani inspiegabile, se non nell'ottica di rendere ricattabile e esuberante l'attuale personale. In estrema sintesi il contratto proposto dall'azienda riscrive in peggio le condizioni di lavoro e i trattamenti economici. Quello che formalmente è venduto come migliorativo, non solo non lo è perché priva i lavoratori di salario fresco, ma viene direttamente finanziato prelevandolo dalle tasche degli stessi. Il welfare contrattuale, ovunque è stato introdotto soprattutto con risorse aziendali, qui è inspiegabilmente direttamente finanziato con i 4 giorni di par, così come l'estensione del regime di flessibilità viene pagata a caro prezzo.

Sulla piattaforma “Flexible benefits” altra cosa sarebbe consentire al lavoratore di poter scegliere tra il corrispettivo in danaro o aderire alla stessa.

Il prossimo 19 marzo proseguirà la trattativa, chiediamo garanzie precise sull'occupazione, garanzie che l'azienda ad oggi nega. Un gigantesco piano di crescita che recupera risorse dai lavoratori non è un piano credibile, né giusto.

 

FIOM-CGIL NAZIONALE

RSU FIOM ROMA E CAPO SAN LORENZO

Roma, 16 marzo 2015

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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