Care lavoratrici e cari lavoratori di Vitrociset,
lo scorso 5 dicembre abbiamo nuovamente incontrato la direzione aziendale per proseguire il confronto dopo la disdetta della contrattazione avvenuta lo scorso 30 settembre.
L'azienda ha formalizzato una sua proposta, che al termine ci ha consegnato per iscritto e che riepiloghiamo sinteticamente:
Retribuzione
Dal 1/1/2015 ai lavoratori in forza la retribuzione annua viene suddivisa in 13 mensilità, la 14ma viene inserita come superminimo non assorbibile nelle voci che concorrono alla paga oraria, incidendo così su tutti gli istituti contrattuali.
A tutti i lavoratori assunti dopo il 1/1/2015 verranno riconosciuti solo i minimi definiti dal contratto nazionale.
Pausa pranzo
Per tutti uniformata a 60 minuti. Le timbrature si faranno ai tornelli di uscita/entrata. Viene meno la richiesta di usare i Par dei lavoratori a copertura dell'attuale differenza. Ovviamente ciò determina l'incremento dell'orario di lavoro giornaliero e conseguente modifica dell'orario di uscita.
Par e ferie
Annualmente ci saranno 22 giorni di chiusura collettiva: 120 ore ferie e 56 ore Par. Meccanismo di smaltimento certo di Par. Le ore di ferie si possono usare solo a pacchetti da 4 ore, i Par almeno a ora.
Permessi visite mediche
Prevista una regolamentazione che riduce il numero di ore e distingue tra ricorso a sanità pubblica o privata a seconda della gravità della patologia.
Sanità integrativa
Estesa a tutti con silenzio assenso e incremento quota carico lavoratore (dal 15% al 25%)
Premio di risultato
Quantità economiche max raggiungibili 1300 euro x 2015 1400 euro x 2016 1500 euro x 2017
Indicatori redditività 60% e produttività 40% (con obbiettivi di area)
Asticella dei risultati decisa dall'azienda nel suo budget annuale.
Ai lavoratori assunti dopo il 1/1/2015 il Pdr verrà riconosciuto:
0 da zero a dodici mesi di anzianità;
50% da dodici mesi a 24 mesi di anzianità aziendale;
100% dai 24 mesi in poi.
Assunzioni
Non è dato sapere ne quantità ne qualità delle assunzioni previste nei prossimi triennio. In ogni caso l'azienda deciderà, di volta in volta, a seconda del raggiungimento o meno dei target aziendali...
Norma transitoria
La normativa trasferte e reperibilità è prorogata sino a fine marzo 2015 al fine di riscrivere anche questa parte del contratto.
Inoltre ci sono i capitoli della formazione, della flessibilità (confermata) e dello straordinario 6cat.
Una proposta inaccettabile!
Confermiamo il giudizio di inaccettabilità di questa proposta. La Vitrociset pretende di cancellare un'intera storia sindacale per massimizzare i profitti a danno dei lavoratori e delle lavoratrici, sia quelli/e in forza sia quelli/e che verranno assunti dopo il primo gennaio 2015.
Peggiora la normativa sui permessi per visite mediche, si aumenta l'orario di lavoro costringendo cosi i lavoratori di Roma (ad esempio) a uscire 30 minuti più tardi dall'azienda, si congela la 14ma mensilità che, certo andrà in paga oraria su tutti gli istituti, ma non crescerà mai più. Lo stesso premio di risultato diventa quasi individuale e a totale gestione dell'azienda che deciderà se e come riconoscerlo.
Al danno si aggiunge la beffa!
Aziende come la Vitrociset che vogliono tagliare i salari ai neoassunti godranno degli enormi benefici che il governo Renzi ha deciso per favorire l'occupazione. E' lecito?
Così oltre a non riconoscere ai giovani ne la 14ma ne il premio per i primi due anni avranno dallo stato risorse pari approssimativamente a 6.600 euro all'anno per redditi di 25 mila annui per ogni lavoratore più un bonus di 8.000 euro sempre a lavoratore (totale circa 14.600 euro). Provvedimenti che il governo vara prendendo direttamente dai risparmi della spesa sociale. Quindi soldi nostri che andrebbero a finanziare operazioni capestro come quella decisa da Vitrociset.
Ma cosa vuole Vitrociset davvero?
Per quale ragione un'azienda che potrà godere di questi sostanziosi risparmi sulle nuove assunzioni decide di colpire comunque i neoassunti?
Se l'obbiettivo reale è quello di ridurre il costo del lavoro per partecipare a gare complicate allora il problema è già risolto dai provvedimenti del governo che sono di gran lunga superiori a quelli che realizzerebbe tagliando 14ma e premio. Occorre inoltre ricordare che i conti dell'azienda sono a posto e che il 2013 si è chiuso con forti utili.
Continuiamo a pensare che non è colpendo diritti e salari che si vince la sfida della competizione, soprattutto quando parliamo di aziende che operano in settori ad alta tecnologia come Vitrociset.
C'è un'altra strada, alternativa a quella proposta dal management
Pensiamo che si possano realizzare risparmi notevoli chiudendo totalmente le consulenze esterne e cominciando ad ascoltare seriamente il punto di vista di chi lavora.
Siamo pronti a discutere di come efficientare l'azienda senza tagliare ne salari ne diritti.
Si può riscrivere la contrattazione vecchia adeguandola alla nuova realtà aziendale ma con il paletto inviolabile che nessuno perda nulla.
La nostra è una posizione concreta e perseguibile, (chi parla di posizioni ideologiche parla a sproposito) l'unica che un sindacato può tenere, perché attiene direttamente alle condizioni di vita e di lavoro di coloro che dobbiamo e vogliamo rappresentare.
Se invece il management decidesse di proseguire su questa strada allora ci rivolgeremo alle istituzioni ed agli organismi preposti per capire se e quale limite è posto ad aziende che operano su commesse pubbliche, civili e militari di assoluto rilievo.
Proponiamo all'insieme dei sindacati di dire No!
Sappiamo tutti che l'azienda non può procedere unilateralmente e che ha bisogno dell'accordo sindacale per riscrivere le regole dei dipendenti in forza.
Decideremo insieme in assemblea come comportarci. Per la Fiom il consenso dei lavoratori è determinante.
Un'altra strada c'è seguiamola insieme
Fiom nazionale
Roma, 11 dicembre 2014