Il giorno 5 Ottobre 2015 si è tenuto presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) l’incontro tra le delegazioni di Regione Abruzzo, management di Thales Italia, OO.SS. e RSU alla presenza del responsabile dell’Unità per la Gestione delle Vertenze per le Aziende in Crisi. L’incontro era stato richiesto dalle OO.SS., segreteria Nazionale e quella Provinciale di Chieti.
La presenza di OO.SS. e RSU è stata rafforzata dalla manifestazione effettuata dal personale delle sedi di Chieti e Roma dinanzi al palazzo del MISE, supportati a loro volta dagli scioperi del personale delle sedi di Sesto Fiorentino e Gorgonzola, effettuati presso i relativi siti.
Durante l’incontro OO.SS. e RSU hanno espresso la loro netta contrarietà all’attuale organizzazione del Dominio Difesa di Thales Italia S.p.A. e manifestato perplessità a fronte della volontà di Thales di cedere il ramo d’azienda Starmille ad una possibile joint-venture della quale si conosce solo che sarà costituita dalla stessa Thales e la multinazionale malese Sapura.
L’ennesima mancata presentazione da parte del management di un piano industriale per tutta Thales Italia ha confermato le preoccupazioni, anche in sede ministeriale, sull’esistenza di chiare strategie volte alla crescita dell’intera azienda. Ciò unito al fatto che non è stato ancora nominato un nuovo Direttore del Dominio Difesa, che sostituisca l’A.D. dal suo incarico ad interim, pone seri dubbi sulle prospettive nel settore Difesa in Italia.
Le OO.SS. e RSU accolgono positivamente le proposte del MISE e della Regione Abruzzo di mettere a disposizione strumenti e risorse per favorire il rilancio del Dominio Difesa, condizionate alla preventiva presentazione di un piano industriale degno di tale nome e alla presenza di garanzie che tali finanziamenti producano ricadute positive sul territorio.
Il Coordinamento nazionale ha inoltre ricordato che lo sviluppo della Radio del Soldato Starmille è stato realizzato con un cofinanziamento del Ministero della Difesa Italiano, per questo è importante mantenere il know how e lo sviluppo in Italia.
Piuttosto che cedere le attività che oggi la Thales ha, dovrebbe invece recuperare posizioni nel settore Difesa con un’azione commerciale incisiva dell’azienda presso il Ministero della Difesa (azione che è stata quasi nulla negli ultimi due anni), anche cercando una maggiore integrazione e cooperazione con Finmeccanica.
OO.SS. e RSU sono ferme nella loro convinzione che ogni operazione potrà essere valutata solo in seguito alla presa visione di un piano industriale che il management presenterà, secondo gli impegni presi durante l’incontro, il prossimo 20 Novembre, delineando la strategia aziendale nei vari business di Thales Italia e dissolvendo ogni dubbio, anche sul futuro del Dominio Difesa e quindi sul sito di Chieti.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 8 ottobre 2015