In data odierna si è riunito a Roma, presso la sede di Unindustria Roma, il coordinamento nazionale FIM FIOM UILM e la Direzione della Thales Alenia Space Italia, al fine di espletare l’informativa prevista nell’accordo sul monitoraggio degli indicatori sul PDR alla presenza dell’AD.
Nella fase preliminare dell’incontro si è sottoscritto il nuovo accordo inerente i trattamenti di Trasferta Italia ed Estero, testo sul quale ha lavorato, nel corso del 2022, la Commissione Tecnica paritetica istituita con l’ultimo contratto integrativo di gruppo.
Il testo sottoscritto dovrà essere integrato all’interno della procedura aziendale trasferte in ogni sua parte e produrrà la sua efficacia, normativa ed economica, dal momento della pubblicazione della stessa, entro e non oltre la fine del 2022.
Successivamente si è chiarito e concordato ufficialmente tra le parti che l’attuale accordo di Smart Working è valido, come già previsto e normato, sino alla sottoscrizione di un nuovo accordo in materia, non è necessaria alcuna proroga tecnica e continuerà ad essere applicato a tutto il personale in coerenza a quanto già fatto nel periodo precedente.
Terminate le tematiche di natura tecnica si è proceduto, alla presenza dell’AD, all’analisi dell’attuale contesto aziendale, l’andamento del mercato e infine le prospettive industriali di Tas Italia per il 2023.
L’attuale fotografia mostra che l’organico, al 30 ottobre, si attesta a 2493 dipendenti TASI a cui si aggiungono 303 somministrati (con la volontà di proseguire il percorso di stabilizzazione già avviato) e 75 off-load, e mostra una crescita importante rispetto al 2021 con un delta positivo pari a 152 unità (235 assunzioni fatte contro le 83 uscite volontarie).
La crescita degli organici è direttamente proporzionale ai carichi di lavoro acquisiti nel corso dell’ultimo biennio e/o in corso di acquisizione e ha avuto ed ha ancora riflessi diretti ed importanti anche sulla crescita industriale ed occupazionale della catena dei fornitori.
Nell’analisi dello scenario industriale si evidenzia però un elemento di criticità derivante dall’impatto della guerra tra Russia-Ucraina che sta generando problemi importanti dal punto di vista dei flussi finanziari determinati dall’arresto del programma Exomars, ma soprattutto dalla perdita del contratto per la realizzazione del centro di integrazione in Russia derivante dal contratto Gazprom.
Tale scenario ha evidenti ripercussioni economiche e sul raggiungimento del Premio di Risultato, nel quale gli indicatori finanziari che hanno un peso rilevante, ad oggi, dalle proiezioni fatte dall’azienda non sono pienamente raggiungibili e potrebbero determinare la mancata applicazione della detassazione.
Le organizzazioni sindacali a fronte di tale dichiarazione hanno invitato l’azienda a cercare ogni soluzione per evitare tale scenario che penalizzerebbe fortemente le lavoratrici ed i lavoratori.
L’azienda ha dichiarato che a fronte di tale condizione è possibile identificare nell’indicatore di produttività l’indice che a fronte di maggiori prestazioni in termini di ore sviluppate entro il 31 12 2022 può avere margini di crescita rispetto al 2021 e quindi permettere l’accesso alla detassazione.
Fim Fiom Uilm hanno sollecitato la Direzione aziendale ad identificare modalità organizzative che consentano di raggiungere l’obiettivo.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 23 novembre 2022