Domenica, 24 Novembre 2024

Telespazio. In barba al tavolo regionale, tutt’ora aperto, l'azienda convoca i lavoratori di Napoli per il trasferimento

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Il giorno 1 luglio 2015, la società Telespazio invia una comunicazione scritta ad ogni singolo lavoratore in cui chiede la disponibilità ad un incontro presso la sede di Roma per discutere del trasferimento dalla sede di Napoli a quella di Roma. A tale proposito la Fiom, ricordando alla Dir. Az. che la vertenza in questione è collettiva, tiene a precisare ancora una volta quanto segue:

- E’ tutt’ora aperto il tavolo di confronto regionale al quale si aggiunge la volontà del Comune di Napoli di ricercare concrete soluzioni per il mantenimento del sito napoletano. L’Assessore al Patrimonio infatti, in occasione dell’Assemblea Pubblica del 29 giugno u.s., ha espresso la volontà di mettere a disposizione di Telespazio gli immobili di proprietà dell’istituzione comunale;

- Più volte, nel corso del confronto, le OO. SS. hanno dimostrato l’infondatezza delle motivazioni alla base della procedura di trasferimento collettivo, anche rispetto a varie soluzioni come quella offerta dal Centro di Ricerca CIRA e per ultima quella comunale sopra riportata. Risulta evidente, pertanto, una decisione aziendale del tutto arbitraria, per niente supportata da causali oggettive e in assenza di corrispondenza tra il provvedimento adottato dal datore di lavoro e le finalità tipiche dell’impresa;

- Inoltre il trasferimento in oggetto comporta un’apprezzabile variazione degli interessi, che in questo caso una delle parti, i lavoratori, ha dettato nel contratto, con conseguenziali notevoli disagi sia personali che familiari;

- Più volte la Fiom ha chiesto ed infine ottenuto al confronto regionale in presenza di Finmeccanica, il mantenimento della sede, ma tutt’ora Telespazio parlando di Unità Locale non specifica a quale categoria fa riferimento. In presenza di una Unità Locale di natura non definita oltre che di un livello occupazionale irrisorio, 5/6 lavoratori, come ha sempre e ostinatamente dichiarato la Direzione Aziendale, viene messo seriamente a rischio il finanziamento regionale del Progetto Mistral;

- Da un punto di vista prettamente sindacale, l’Unità Locale a cui fa riferimento Telespazio, non presenterebbe le condizioni dell’attuale sede, grazie alle quali è stata costituita la rappresentanza sindacale, creando di fatto un danno sia alle OO. SS. che ai lavoratori, perchè privati della loro rappresentanza.

Sulla base del percorso fino ad ora svolto e che ha visto sia la Regione che il Comune schierarsi con atti concreti al fianco dei lavoratori in difesa della sede di Napoli nonché di tutte le relative professionalità, oltre che ricevere proposte risolutive dagli Enti di Ricerca (CIRA e ASI) e attestazioni di sostegno dall’Università Federico II e dai parlamentari campani, risulta inconcepibile che un’azienda del gruppo Finmeccanica, partecipata dallo Stato, si dimostri totalmente sorda a tutte le richieste e proposte ufficiali, formali e pubbliche!

L’ultima azione messa in campo dalla Direzione Aziendale di Telespazio risulta essere scorretta nei confronti del Tavolo Istituzionale, in attesa di essere riconvocato, oltre che di tutti i partecipanti (CIRA, ASI, Università, Organizzazioni Sindacali, RSU) e intimidatoria nei confronti dei lavoratori della sede di Napoli.

Per tutto quanto fino ad ora espresso la scrivente Organizzazione Sindacale con forza invita Telespazio a desistere dal procedere con i colloqui singoli come pianificati, tranne quelli volontari, e in caso contrario metterà in campo tutte le azioni di lotta che si riterranno necessarie.

 

FIOM Provinciali di Napoli

RSU Fiom TPZ Napoli

 

Napoli, 3 luglio 2015

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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