In data 16 maggio 2018 si è svolto il primo incontro previsto dalla procedura di licenziamenti collettivi attivata dalla Simav per 10 lavoratori degli uffici di Roma e Pomigliano. Le motivazioni che l’azienda ha illustrato sono esattamente quelle riportate nella procedura e quindi legate alla perdita di attività (chissà perché?) e di un disequilibrio tra organici dei lavoratori diretti e quelli indiretti.
Le OO.SS. nazionali di Fim, Fiom e Uilm, unitamente alle RSU e Strutture territoriali interessate alla procedura di licenziamenti hanno chiesto alla delegazione aziendale che nonostante i “commoventi” richiami ai “costi” continua a far gestire le relazioni industriali attraverso delle consulenze esterne, probabilmente costose certamente non fortunate, un “congelamento” dei tempi della procedura, almeno quelli della fase di confronto sindacale.
Tale richiesta per avviare un confronto rapido ma che possa coinvolgere a tutto campo anche quali strategie industriali, quali progetti commerciali la Simav è in grado di mettere in campo nel prossimo futuro per un rilancio della azienda stessa che dopo le parole dell’Amministratore Delegato di Siram spese in un confronto sindacale ha dichiarato la strategicità di Simav all’interno del Gruppo e soprattutto dopo la fusione per incorporazione della Simmec.
Cercando di stimolare l’azienda Simav a recuperare quella missione industriale nel DNA di Simav in grado di offrire un’ingegnerizzazione dei sistemi di manutenzione in particolare per il cliente principale come Leonardo.
Invece, di risposta a tali richieste, la delegazione aziendale non solo non riteneva opportuno addivenire alla richiesta delle Organizzazioni sindacali di allungare il tempo del negoziato, che in realtà ha visto solo ieri il primo incontro nell’ambito della procedura attivata il 6 aprile 2018, ma attraverso un consulente esterno ed esperto di mancati accordi in Simav, accusava il Sindacato di aver stancato con atteggiamenti ripetitivi quali i richiami ai numerosi Amministratori delegati succedutosi in Simav (5 A.D. in 4 Anni….) ma anche di prendere a “schiaffi” la delegazione aziendale (speriamo solo verbali). I motivi di tale e ben retribuita stanchezza li immaginiamo perché magari non disponibili come Sindacato ad accettare dei licenziamenti che la Simav vuole fare inutili e controproducenti, anche per la Simav stessa. Motivati da futili e non convincenti visioni industriali assolutamente miopi e per nulla significative.
Oltre a prendere atto dell’indisponibilità della Simav di costruire la possibilità di un confronto sindacale a tutto campo con l’impegno a trovare soluzioni, non possiamo non notare l’atteggiamento da parte della delegazione aziendale che ci fa intendere che oltre ad una buona dose di incapacità negoziali, il sistema di Relazioni industriali del Gruppo Siram, di cui Simav fa parte è da intendersi superato.
A tal proposito le OO.SS. Nazionali di Fim, Fiom e Uilm dichiarano a partire dal giorno 18 maggio 2018 lo stato d’agitazione su tutte le attività della Simav, con il conseguente blocco di ogni flessibilità ed a partire dal 21 maggio 2018 si terranno le assemblee dei lavoratori su tutti i siti di Leonardo dove condividere con i lavoratori stessi le iniziative di lotta da dichiarare.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
RSU Pomigliano - Roma Belli
Fim, Fiom, Uilm Napoli e Roma
Roma 18 maggio 2018
Simav: chiamale se vuoi relazioni (sindacali)
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