Il Coordinamento nazionale Fiom-Cgil GE Avio, Segreterie nazionale, territoriale e Rsu degli stabilimenti sul territorio nazionale, si riunisce settimanalmente, in assenza e nel silenzio da parte dell'azienda sulla convocazione di un tavolo nazionale formalmente richiesto dalla Fiom-Cgil il 9 aprile scorso.
Le nostre Rsu sui territori registrano, seppure con informazioni differenziate e non costanti, un aumento dell'utilizzo della Cigo per Covid-19 in tutti gli stabilimenti che impatta sull'intera popolazione operaia e impiegatizia.
In questo contesto di crisi, l'Azienda in maniera del tutto irresponsabile e offensiva nei confronti di chi è costretto a stare a casa forzatamente, continua le attività nella giornata del 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazi-fascismo nel nostro Paese, e nelle giornate di sabato. Non ci stupiremmo se nelle prossime ore chiedesse di presentarsi al lavoro nella giornata del 1° Maggio Festa dei Lavoratori.
Purtroppo, dopo una fase iniziale, di utilizzo della Cigo in tutti gli stabilimenti per un numero limitato di addetti, man mano che passano le settimane appare sempre più evidente come non saremo di fronte a una fase breve, peraltro da tempo denunciato dalla nostra Organizzazione. Mentre molti esponenti istituzionali e non solo, spingono per la cosiddetta Fase 2, oggi in GE Avio si lavora molto meno che durante la piena fase emergenziale dell'espansione del Virus.
I 2 grandi player mondiali del settore civile dell'aerospazio (Boeing e Airbus) stanno riducendo fortemente i loro piani di produzione e consegna e gli analisti del mercato, ma ormai anche molti manager delle aziende di fornitura diretta, ipotizzando un ritorno alla stabilità su volumi sostenibili non prima del 2023.
In GE Avio nessun incontro è avvenuto dal 13 Febbraio scorso come alcuni ricordano in altri comunicati, quando il virus manifestava già la sua virulenza, e senza che questo possa sembrare un problema. In tutte le grandi aziende del settore, e GE Avio per fatturato e occupati è la seconda in Italia, si sono avuti e si stanno avendo incontri costanti e cadenzati che hanno definito accordi per la gestione della fase emergenziale e quella attuale.
In assenza di questi l'Azienda ritiene invece prioritario fare accordi separati sulla monetizzazione dell'istituto della mensa, con soddisfazione di coloro che si affrettano a puntualizzare come l'istituto “sia un diritto conquistato negli anni passati”.
Ma la domanda che poniamo a tutti è: se oggi non si riescono a tenere aperte le mense, affermazione del tutto pretestuosa per la Fiom-Cgil, in una fase che tra smart-working e Cigo la presenza è fortemente ridotta, e se le restrizioni sulle distanze dureranno a lungo in attesa di un vaccino, quando potranno riaprire le mense?
Una cosa e certa gli accordi separati fanno risparmiare l'Azienda che riconosce a pochi la monetizzazione della mensa, non riconoscendola a tutti coloro che sono in Cigo e in Smart-working, in aumento settimanalmente. Ovviamente con buona pace per le Lavoratrici e i Lavoratori delle mense, e dei diritti dei Lavoratori.
In attesa di una convocazione per un incontro nazionale che tarda da troppo tempo, nella giornata del 24 Aprile scorso è stato siglato un Protocollo tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, con la Presidenza del Consiglio che raccomanda intese, sulla scorta del Protocollo, tra organizzazioni datoriali e sindacali. Chissà se un grande Gruppo come GE Avio pensa di avviare un confronto tra le Parti sul tema oppure proseguire con le intese separate?
Nel prossimo comunicato Fiom-Cgil daremo uno spaccato il più dettagliato possibile, compatibilmente con le informazioni carpite dall'Azienda, al fine di rendere esplicito a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori un quadro sull'utilizzo della Cigo, dello Smart-working e le attività che proseguono seppur rallentate in tutti gli stabilimenti sul territorio nazionale.
Conoscere quanto sta avvenendo in tutti i siti dal punto di vista produttivo, oltre a comprendere la fase critica diffusa, permette di avere la consapevolezza delle attività presenti e quelle future che sono e saranno interconnesse tra loro.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 29 aprile 2020