Lunedì, 23 Dicembre 2024

Vertenza settore spazio. Un passo in avanti

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Con l'approvazione del finanziamento del progetto Cosmo Sky-Med da parte del Governo nella legge di stabilità, l'aumento dei fondi all'ASI (finanziamento per il settore spazio per cinque anni, tre per Cosmo Sky-Med), Finmeccanica che dichiara finalmente il suo interesse per le attività spaziali e la necessità di rivedere l'alleanza con i francesi nella "space alliance, possiamo dire che un ulteriore passo in avanti nella vertenza si è compiuto.

Per mesi abbiamo richiesto al Governo e Finmeccanica questi obiettivi, ritenendoli necessari per poter cominciare una nuova fase nel settore. Questi risultati ascrivibili alla tenacia delle lavoratrici e dei lavoratori, supportata dalle organizzazioni sindacali, ora devono essere valorizzati. La vertenza deve proseguire, altrimenti il finanziamento ottenuto e la nuova attenzione dedicata allo spazio rischiano di finire, come purtroppo spesso è accaduto in passato, in spreco di risorse, e inevitabile rimessa in discussione dei finanziamenti.

Partendo dal finanziamento e dal riequilibrio dell'alleanza con i francesi, dobbiamo portare Finmeccanica e il Governo a pensare lo spazio non per singola azienda o progetto ma come settore e filiera industriale. Solo così e' possibile fare quel salto di qualità che, in un momento di difficoltà a reperire le necessarie risorse, è inevitabile se si vuole mantenere un ruolo di prim'ordine al livello globale.

Pensare allo spazio in termini di filiera significa avere sempre in mente, quando si finanziano progetti e ricerche nel settore: il vettore, il satellite e i servizi di terra collegati. In questo contesto i problemi di Thales Alenia Space Italia al quale viene impedito di accedere direttamente al mercato più redditizio delle TLC dai francesi (che detengono il 67% della società), o la particolare situazione di Telespazio-E-Geos che senza una propria capacità trasmissiva rischia di perdere attività, possono essere affrontati e sostenuti positivamente.

Lavoreremo su questi punti perché come Fiom-Cgil li riteniamo fondamentali per le prospettive industriali e occupazionali dei lavoratori ma non saranno sufficienti se, al contempo, come organizzazioni sindacali con il sostegno degli stessi lavoratori, non ci dedicheremo al miglioramento delle aziende.

Per evitare che i soldi ottenuti e l'opportunità creata vengano "buttati" è necessario mettere mano ad una profonda riorganizzazione: management, qualità, trasparenza e processi aziendali debbono essere profondamente rivisti.

Oggi molti ruoli chiave sono coperti da persone non all'altezza della situazione mentre altre, molto valide, sono relegate i posizioni marginali. Alcune forniture o acquisti di attività non hanno senso, capacità e qualità per esistere. Trasparenza ed etica, qualità e professionalità debbono essere le uniche vie sulle quali costruire un settore che deve vedere il finanziamento pubblico come base strutturale per la sicurezza e protezione nazionale e per sviluppare attività nel mercato, non come unica possibilità di sopravvivenza.

Queste sono le azioni necessarie per non sprecare  questa ulteriore opportunità che grazie alle lotte e alle giuste richieste avanzate abbiamo ottenuto. Per farlo fino in fondo però è necessario lavorare anche sulla qualità e sulla rigorosa eticità della rappresentanza.

Le Rsu vanno rinnovate ogni tre anni, dando così ai lavoratori la possibilità di esprimere un giudizio sul lavoro svolto, le OO.SS. debbono rispondere anch'esse delle attività sostenute e dei problemi effettivamente risolti. Le rappresentanze, a tutti i livelli, debbono essere e mostrarsi incondizionabili da fattori esterni o interni all'azienda sia sul piano economico che organizzativo, solo così saranno libere e trasparenti nei giudizi e nelle azioni che, di volta in volta, si renderanno necessari per affrontare i problemi e rappresentare collettivamente le lavoratrici e i lavoratori.

Queste sono le azioni necessarie per affrontare al meglio una sfida difficile ma possibile come quella che abbiamo di fronte, senza paura e senza tentennamenti. Certi che il cambiamento non riguarda solo gli "altri" ma tutti.

Continueremo la battaglia convinti della possibilità di riuscire a vincerla, mettendo in pratica quanto è necessario a partire da noi e non dando per scontato nulla, liberi nei giudizi, trasparenti nelle azioni e rafforzando il rapporto con le lavoratrici e i lavoratori che, sempre di più, debbono avere il giusto peso nelle decisioni e nelle iniziative che la rappresentanza assume.

 

Fiom nazionale

 

Roma, 12 gennaio 2015

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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