Giovedì, 21 Novembre 2024

Alenia Aermacchi interrompe il confronto e procede unilateralmente con la cessione del sito di Capodichino

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La FIOM considera un atto molto grave la scelta di Alenia Aermacchi di procedere unilateralmente con la cessione ad Atitech del sito di Capodichino.

L'Azienda ha deciso di interrompere il confronto attraverso una proposta ultimativa non modificabile che, non conteneva sufficienti garanzie né per i lavoratori del sito interessato dalla cessione né per le prospettive del resto dei lavoratori dei siti campani di Alenia.

Con la cessione, i lavoratori di Capodichino si troveranno all'interno di una nuova azienda che proverà a realizzare un progetto industriale la cui solidità non è attualmente verificabile in nessun modo, senza sufficienti garanzie per il loro futuro occupazionale.

Per il resto dei lavoratori, dei siti campani, con il trasferimento del C27j e con la perdita della linea di volo, tramonta definitivamente la prospettiva di sviluppo legata alla realizzazione completa, sul territorio, di un nuovo velivolo civile, garantita da Alenia nei precedenti piani strategici ma smentita da questa sua ultima unilaterale decisione.

La FIOM ritiene che con questa scelta Alenia e Finmeccanica si siano assunte la responsabilità di indebolire la capacità industriale e la vocazione velivolistica che in Campania sono cresciute e si è radicate nel territorio in tutti questi anni, arrecando un grave danno ad un tessuto economico locale già molto provato dalla crisi e facendo aumentare la preoccupazione per le prospettive occupazionali, già forte tra i lavoratori.

Questa scelta, inoltre, si aggiunge a quelle già operate da Finmeccanica, giudicate negativamente dalla Fiom, che stanno penalizzando il mezzogiorno in un processo di de-industrializzazione che sta letteralmente spaccando in due il Paese.

Per tutte queste ragioni, La FIOM ritiene che debba essere immediatamente avviato con Finmeccanica e con Alenia un confronto a tutto campo, a livello nazionale, sulle prospettive delle attività svolte nell'ambito di una riorganizzazione del Gruppo le cui linee di strategia industriale devono essere rese note e condivise al più presto.

La FIOM sostiene la mobilitazione in atto nei siti campani e ritiene che debba proseguire ed estendersi al resto del territorio nazionale, per contrastare scelte che possano determinare un ulteriore impoverimento del patrimonio industriale e professionale del Gruppo e per stimolare ed ottenere, al contrario, la definizione di una strategia orientata al suo consolidamento ed alla sua crescita, elementi determinanti per il miglioramento complessivo dell'intera economia nazionale.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 15 maggio 2015

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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