Giovedì, 21 Novembre 2024

Caf Italia: i gravi disagi dei dipendenti, colpa dei comportamenti del management

La Fiom esprime un giudizio fortemente negativo sull'andamento dell'incontro, tenutosi in data 14 settembre 2020, con il management aziendale, alla presenza dell'amministratore delegato di CAF Italia Srl.

L'incontro unitario, è stato convocato su specifica richiesta della Fiom nazionale, allargato alla presenza delle strutture territoriali e delle RSU/RSA, per chiedere un aggiornamento della situazione aziendale, in merito ai carichi di lavoro su tutto il territorio nazionale, la distribuzione dell'attività sui vari cantieri territoriali, l'utilizzo dello strumento della cassa integrazione, l'eventuale anticipazione delle competente di Cig, l'applicazione dei meccanismi di rotazione, lo stato di applicazione del protocollo anti contagio, ed ulteriori esigenze di aggiornamento su base nazionale.

La richiesta d'incontro, formalizzata dalla sola Fiom nazionale, conteneva l'esigenza di riaprire la discussione unitaria sull'applicazione integrale del Contratto Nazionale, considerando le richieste dei lavoratori ed i gravi disagi prodotti dall'applicazione dell'accordo a latere, imposto dall'azienda e sottoscritto dalla Fim e dalla Uilm.

La Fiom ha comunicato all'azienda, per l'ennesima volta, di ritenere inaccettabile la deroga al CCNL, sia per ragioni di dumping nel settore, sia perché la deroga al contratto nazionale ha prodotto conseguenze pesantissime sulla condizione dei lavoratori e delle rispettive famiglie (se si applicasse integralmente il CCNL, i lavoratori avrebbero uguale trattamento, un importo più elevato e non sarebbero costretti ad anticipare i costi per la trasferta) ed ha contestato la mancata anticipazione dei compensi di cassa integrazione, l'unica azienda di dimensione multinazionale, del settore ferroviario, ad aver agito in questo modo.

Il mancato anticipo della cassa integrazione, l'importo ridotto, quando si lavora in regime di trasferta, ed il dover anticipare i compensi della trasferta, mette i lavoratori in una condizione di estremo disagio che non può essere sottaciuto e/o tollerato da un'organizzazione sindacale come la Fiom.

A causa di questo combinato disposto, molti lavoratori non hanno i soldi per recarsi materialmente a lavoro. Anche per questo, abbiamo chiesto alle altre organizzazioni la disponibilità a discutere l'allineamento con le regole contrattuali, senza arroganza e con spirito costruttivo. Non ci ha mai convinto il ragionamento sul trasferimento, perché sappiamo che un'azienda come CAF, ha bisogno della disponibilità dei suoi dipendenti, alla mobilità sul territorio nazionale, perché serve professionalità, e lo strumento giusto e l'istituto della trasferta.

Inoltre, lo stravolgimento delle regole contrattuali, sta producendo il mancato riconoscimento di altri principi che sono legati al concetto di professionalità, di inquadramento e di giusta retribuzione, per il saper fare in azienda, altro tema che sta generando ulteriori fibrillazioni.

Infine, non ci ha convinto, quanto ci ha comunicato l'azienda in merito alla strategia di governo di questa fase di difficoltà, che andrà ulteriormente monitorata. I lavori dell'antincendio hanno una scadenza prestabilita e le attività acquisibili sul territorio di Napoli, potrebbero dare lavoro a 15/20 unità, ragion per cui, servirebbe un approccio ed una strategia aziendale, diversa dalle pressioni confusionarie, dalle politiche di contestazione disciplinare, peggio ancora se praticate sui delegati sindacali, o invito alle dimissioni volontarie.

I lavoratori CAF, che sono stati penalizzati dagli errori del management aziendale, hanno diritto di essere tutelati con tutti gli strumenti che la legislazione mette a disposizione.

Tutte queste valutazioni ci portano ad esprimere un giudizio negativo sull'andamento della riunione, con la Fiom che organizzerà un Coordinamento nazionale e le assemblee di tutti i lavoratori.

La Fiom nazionale proporrà di fare assemblee unitarie, per l'informazione sull'andamento dell'incontro e sulla condizione aziendale, nazionale e territoriale, e decidere come procedere, ripristinando i percorsi democratici e dando la possibilità ai lavoratori di decidere sul da farsi.

I lavoratori sono destinatari degli accordi sindacali, stanno subendo ripercussioni pesantissime, a causa delle scelte aziendali e delle deroghe contrattuali, ed è giusto, confrontarsi, chiedere come la pensano, ascoltarli ed agire di conseguenza.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 15 settembre 2020

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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