Il 6 marzo si è svolta in modalità ristretta e in remoto una riunione con il Mise su richiesta di Fim, Fiom e Uilm nazionali per affrontare la critica situazione di Caf Italia.
La riunione è stata coordinata dal Ministero dello sviluppo economico e ha visto la partecipazione dei sindacati nazionali, territoriali di categoria e l'Azienda con la responsabile HR di Caf Italia. L'Azienda ha relazionato sulla situazione confermando la problematicità dal punto di vista dei "volumi" e della contrazione degli stessi che potrebbe, in prospettiva, qualora non si invertisse il trend, relegare il gruppo iberico ad un ruolo marginale.
Milano, Roma e Napoli, principali cantieri su cui insiste la società spagnola sono in dismissione nel peggiore dei casi, o in contrazione di commesse in altri, o in incertezza sul futuro in altri ancora. Tutto, prevalentemente, per la perdita delle commesse di Trenitalia.
La sempre maggiore difficoltà a stare in un sistema di gare d'appalto, che tende sempre più a "premiare" chi risparmia sui diritti complessivi dei lavoratori impiegati nei cantieri, pone un problema che non può essere affrontato senza coinvolgere il committente, che in questo caso è una impresa controllata dallo Stato.
A Caf Italia abbiamo chiesto un maggior impegno e investimenti su diversificazione delle attività per non dipendere da singole commesse.
Al Ministero chiediamo di coinvolgere Trenitalia, in tempi ragionevoli, per avviare un percorso che cambi approccio sulle modalità e requisiti per appaltare servizi e che garantisca nei passaggi la salvaguardia e continuità delle condizioni dei lavoratori.
Auspichiamo a breve una nuova convocazione per proseguire nel confronto.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 6 marzo 2023