Oggi presso la Prefettura di Belluno e in videoconferenza, alla presenza del MiSe, degli enti locali e delle Organizzazioni sindacali, è stato presentato il progetto del nuovo polo industriale che interesserà gli stabilimenti di Mel (ex Acc Wanbao) e di Torino (ex Embraco).
“Abbiamo apprezzato l’illustrazione del piano presentato oggi dal commissario straordinario alla presenza del MiSe, dettagliato sul prodotto e sulle prospettive di mercato.
Riteniamo tuttavia che una politica industriale si misuri con il suo impatto sulle persone e siamo convinti che questo piano avrà un’altissima qualità se riusciremo a raccordare insieme 3 questioni fondamentali: il percorso industriale, la tutela dell’identità con un’equa valorizzazione dei due stabilimenti con alla base di tutto la tutela di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori di Acc Wanbao di Belluno e di Embraco di Torino.
Crediamo pertanto che sarebbe importante cominciare a ragionare come un gruppo, amalgamando e compensando le due situazioni produttive, per non dare adito a meccanismi che inneschino delle differenze tra i due stabilimenti. Pensiamo inoltre che sia necessario da subito un tavolo operativo nazionale che discuta non solo di dati di mercato, ma anche di prospettive occupazionali e del ruolo del pubblico, come ci sta e quanto ci sta, nonché delle tempistiche di realizzazione.
Le politiche industriali non servono soltanto a ricoprire spazi di mercati ma a rispondere alle lavoratrici, ai lavoratori e alle richieste sociali di un paese.”
Lo dichiarano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e responsabile settore elettrodomestico e Claudia Ferri, coordinatrice nazionale Fiom settore elettrodomestico
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 2 ottobre 2020