Si è svolto in data 6 febbraio in modalità telematica l’incontro tra la direzione aziendale di Engie ed il coordinamento nazionale a seguito della lettera mandata dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm in data 17 gennaio 2024 avente per oggetto il riavvio della trattativa per il rinnovo degli integrativi.
L’azienda aveva proceduto, nel mese di gennaio, ad applicare l’ultrattività degli accordi, ma nell’incontro ha ribadito che al fine di riprendere la trattativa bisognava sottoscrivere la proroga degli accordi scaduti.
La stessa azienda ha ribadito inoltre che per tutto il 2024 non potrà essere previsto nessun elemento economico in più, imputando agli aumenti generati dal CCNL la responsabilità di tale scelta poiché avrebbero nei fatti eroso tutto il budget messo a disposizione dalla Francia.
Riteniamo l’atteggiamento tenuto dall’azienda durante l’incontro l’ennesima forzatura al tavolo e dimostra in realtà la non volontà di dare seguito al confronto sul rinnovo dell’integrativo. Il mandato dei lavoratori e delle lavoratrici ricevuto durante la campagna di assemblee è stato coerentemente agito dalla Fiom.
La Fiom ritiene che Engie non sia mai voluta veramente entrare nel merito della discussione degli argomenti della piattaforma e ritiene che con la firma di questa proroga che (forse) porterà 50 euro in più sul PDR, si siano create le condizioni per rimandare nei fatti la contrattazione al 2025, ammesso che, come più volte confermato dall’azienda in questi mesi i prossimi aumenti e il futuro rinnovo del CCNL non porti degli aumenti salariali importanti o comunque in linea con quelli del contratto vigente.
E’ inaccettabile che un’azienda come Engie che ha fatto extraprofitti negli ultimi anni, che può avvalersi dei fondi del PNRR e che ha erogato a fine 2022 ed inizio 2023 due premialità di 1.500 euro cadauna, risponda in questi termini al tavolo negoziale.
Condanniamo infine l’atteggiamento tenuto da Engie nella parte finale dell’incontro, dove a seguito della dichiarazione della Fiom di non essere disponibili a sottoscrivere un testo, sul quale ricordiamo
NON C’E ALCUN MANDATO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
propone di continuare la riunione con Fim e Uilm provando nei fatti ad estromettere la Fiom organizzazione maggiormente rappresentativa in Engie dal tavolo.
Nei prossimi giorni saranno calendarizzate le assemblee in tutti i luoghi di lavoro.
LA FIOM PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE E LO SCIOPERO A LIVELLO NAZIONALE DI 8 ORE PER LA GIORNATA DI VENERDÌ 1 MARZO
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 6 febbraio 2024