Documento politico conclusivo del XXVI Congresso nazionale Fiom-Cgil
Rimini 10-12 aprile 2014
Primo firmatario: Maurizio Landini
Il congresso della Fiom-Cgil approva la relazione e le conclusioni del Segretario generale e conferma i contenuti e le proposte del Documento programmatico.
Su queste basi e per i giudizi espressi sulle scelte e sui comportamenti di Confindustria e sui provvedimenti del nuovo Governo, al fine di cambiare i contenuti delle politiche economiche, sociali, industriali ed in materia di mercato del lavoro, il congresso della Fiom dà mandato al Comitato Centrale di decidere tutte le necessarie iniziative di mobilitazione.
Sulla base della decisione assunta dal Comitato Centrale la consultazione sul Testo Unico sulla rappresentanza ha coinvolto oltre 335mila metalmeccanici di cui il 70,5% ha votato. L’86,6% ha espresso un voto negativo sull'accordo.
Questo risultato vincola tutta la Fiom e costituisce un mandato preciso per cambiare e migliorare il Testo Unico sulla rappresentanza, attraverso i nostri comportamenti sindacali e negoziali, sia nella contrattazione aziendale che nella contrattazione per la riconquista del Contratto nazionale.
Ciò per affermare un modello sindacale basato sull'autonomia delle parti negoziali, le libertà sindacali, il voto delle lavoratrici e dei lavoratori, ed alternativo ad una logica sanzionatoria.
Proponiamo pertanto a tutte le organizzazioni sindacali metalmeccaniche una campagna generalizzata di rinnovo delle RSU, da svolgersi nei mesi maggio e giugno, per procedere a una verifica certificata della rappresentanza nella nostra categoria.
Questo processo democratico è per noi la condizione affinché la difesa del lavoro e dell'occupazione si fondi su il rilancio di una nuova fase di contrattazione e la riconquista di un vero contratto nazionale, ribadendo la necessità di cancellare l'art. 8 ed ottenere una legge sulla rappresentanza coerente con il pronunciamento della Corte Costituzionale.
Inoltre le modifiche intervenute, in particolare in questi anni che ci separano dal congresso precedente, necessitano di un adeguamento del nostro Statuto e di un suo rafforzamento nel rapporto con i principi contenuti nella carta costituzionale; su questo il congresso dà mandato al Comitato Centrale ad individuare le modifiche necessarie.
Approvato con 571 voti a favore