Mercoledì, 05 Marzo 2025

Contratto nazionale Unionmeccanica Confapi. Nessun passo avanti su salario, orario e mercato del lavoro

Nella giornata di lunedì 3 marzo 2025 a Milano si è svolto il terzo incontro per il rinnovo del contratto nazionale Unionmeccanica Confapi, scaduto lo scorso dicembre 2024.

Come da noi richiesto nello scorso incontro, Unionmeccanica ha dato le prime risposte relativamente alle richieste contenute nella piattaforma di Fim, Fiom, Uilm, in particolare rispetto ad alcuni punti normativi.

Come definito dall’attuale testo contrattuale, vi è la disponibilità ad iniziare un lavoro tecnico per definire un nuovo inquadramento professionale, attraverso il lavoro da affidare ad una commissione paritetica.
Per quanto riguarda la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro vi è la disponibilità a verificate l’introduzione dei cosiddetti break formativi in caso di quasi infortuni/infortuni facendo riferimento anche alle intese territoriali già sottoscritte.

Mentre per quanto riguarda il mercato del lavoro, considerando i recenti elementi normativi introdotti dall’ultimo “collegato lavoro”, la volontà di Unionmeccanica sarebbe quella di definire una serie di causali da utilizzare dopo i primi dodici mesi di lavoro.

Una disponibilità molto diversa dalla richiesta sindacale che intende limitare e stabilizzare l’utilizzo di tutti i contratti di lavoro non a tempo indeterminato presenti nell’ambito delle PMI.

Anche sul tema della riduzione dell’orario di lavoro, Unionmeccanica non ha palesato una reale disponibilità rispetto ad una sperimentazione contrattuale avente come obbiettivo la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, limitandosi ad una serie di considerazioni rispetto alla eterogeneità del settore che renderebbe assai complicata la sperimentazione richiesta dal sindacato.

Infine, per quanto riguarda la richiesta economica, Unionmeccanica, più volte da noi sollecitata per una risposta, ha segnalato una differenza importante tra la richiesta sindacale e quanto previsto come andamento lPCA-NEI, a oggi inferiore al 2%.

Inoltre, ha sostenuto la delegazione Unionmeccanica, al fine di evitare aumenti troppo elevati determinati come in passato da un elevato indice inflativo, vi sarebbe la necessità di introdurre una sorta di massimale per attenuare l’incremento dei minimi retributivi.

Come Fim, Fiom, Uilm, in particolare su orario di lavoro, mercato del lavoro e salario, abbiamo registrato una disponibilità di Unionmeccanica per nulla corrispondenti alla piattaforma.

La trattativa proseguirà con l’incontro già fissato in precedenza nella data del 17 marzo 2025 all’indomani del quale ci sarà una prima valutazione complessiva da parte di tutta la delegazione sindacale.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 4 marzo 2025

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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