Dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dipendono le condizioni di vita e di lavoro di tutte e tutti noi. Siamo 1,5 milioni a lavorare con contratto metalmeccanico e rappresentiamo (il 6,2% dell'occupazione in Italia.

Il CCNL del 2021 è in scadenza. Inizia la trattativa per il rinnovo, cruciale per migliorare salari, diritti e condizioni lavorative, di tutte e tutti noi lavoratori metalmeccanici.

L’inflazione sta divorando i salari di tutti noi. Il contratto metalmeccanico 2021 ci ha tutelato più di altri settori lavorativi.

Chiediamo che nel nuovo CCNL ci sia un aumento salariale di 280€ al mese (calcolato al livello C3), per garantire retribuzioni adeguate al costo della vita e al valore del lavoro svolto.

Il lavoro non deve più essere sinonimo di precarietà. Il contratto a tempo indeterminato e l'apprendistato devono essere le principali forme di occupazione.

Per i contratti a termine, le proroghe oltre i 12 mesi dovrebbero essere consentite solo in casi specifici, limitando l’uso di somministrazioni e staff leasing.

Solo così possiamo garantire stabilità e sicurezza ai lavoratori, combattendo la precarietà che affligge il mondo del lavoro e il nostro settore.

La sicurezza sul lavoro è una priorità non negoziabile.  

Per prevenire infortuni, è necessario aumentare il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), intensificare la formazione e sviluppare progetti di sostenibilità ambientale. Ridurre gli appalti e assicurare il pieno riconoscimento dei diritti sindacali sono passi fondamentali per un ambiente di lavoro più sicuro e giusto.

 Ci battiamo per la riduzione degli appalti, per il pieno riconoscimento dei diritti sindacali e per l’applicazione del Ccnl ai lavoratori in appalto.

Vogliamo arrivare a una riduzione progressiva dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali, a parità di salario, per migliorare la qualità della vita, difendere l'occupazione e la produttività. Il nuovo CCNL con una fase di sperimentazione può essere l’inizio di questo grande cambiamento.

Siamo persone, con una vita, affetti, esigenze. La conciliazione tra vita lavorativa e personale è cruciale. Ci battiamo per una maggiore flessibilità negli orari e permessi e per una regolamentazione del lavoro agile e del telelavoro, per conciliare meglio vita lavorativa e personale, con specifici sostegni alla genitorialità, come il congedo parentale pagato al 100% per due mesi aggiuntivi.

È essenziale che ogni azienda si impegni a garantire la parità salariale, eliminando definitivamente qualsiasi disparità retributiva tra uomini e donne nel nostro settore e recependo la direttiva UE 2023/970. Sui luoghi di lavoro non si possono tollerare forme di violenza di genere e molestie. Serve agire con formazione, monitoraggio e supporto alle vittime di violenza di genere.

La battaglia collettiva per un nuovo CCNL che ci consenta di conquistare le condizioni di lavoro e di vita che meritiamo e di cui abbiamo bisogno. È una lotta che non si svolge solo sui tavoli di contrattazione, anzi... L’esito dipenderà soprattutto dall’impegno di noi, lavoratori e lavoratrici nel far valere le nostre ragioni.