Dal 1° giugno 2017 i lavoratori iscritti al Fondo e coloro che decidono di aderirvi, versando una contribuzione almeno pari all’ 1,2% (1,5% per gli apprendisti) della retribuzione convenzionale, avranno diritto a un contributo aziendale pari al 2% del minimo contrattuale.
Esempio di un lavoratore metalmeccanico al 4° livello:
minimo contrattuale: 1.657,28€
contributo lavoratore: 1,2% (pari a 19,88€ al mese)
contributo azienda: 2% (pari a 33,14€ al mese)
contributo annuo azienda: 33,14€ x 13 mensilità (pari a 430,82€)
La scelta per il tfr
I lavoratori con prima occupazione antecedente al 28 aprile 1993 possono optare all’atto dell’iscrizione a Cometa per una quota di tfr da destinare al fondo pari al 40%. Ai lavoratori con prima occupazione successiva al 28 aprile 1993 l’azienda verserà al fondo pensione l’intero trattamento di fine rapporto maturato nell’anno. Chi invece entrerà per la prima volta nel mercato del lavoro dovrà decidere cosa fare del proprio tfr entro 6 mesi. Potrà destinare in via definitiva le quote di tfr futuro a una forma pensionistica complementare oppure lasciarlo presso l’azienda. In mancanza di una scelta esplicita scatta il meccanismo del silenzio-assenso e il tfr confluisce automaticamente nel fondo pensione previsto dal contratto collettivo di lavoro.
Il beneficio fiscale
I contributi versati al Fondo Cometa sono deducibili dal reddito complessivo per un importo annuo non superiore a 5.164,57€.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 19 aprile 2017