17-20 maggio, Milano
«Esplosa letteralmente sul piano quantitativo – al Congresso aderivano 172 leghe per un totale di 29.066 iscritti -, e in previsione di crescere in misura ancora massiccia» (Antonioli, Bezza, 1978), la Fiom si riuniva a Milano per il suo secondo Congresso.
Il momento per l’organizzazione, però, non era positivo. Soprattutto per fattori esterni come la crisi economica che l’anno dopo avrebbe portato gli iscritti dell’organizzazione a quota 4.300.
Ma quel Congresso affrontò poco questo aspetto, occupandosi quasi totalmente dei problemi interni dell’organizzazione, quali il difficile rapporto centro-periferia sindacale. «La relazione orale con la quale Verzi apre il Congresso (…) è tutta tesa ad insistere sul ruolo dirigente della Fiom e sull’esigenza di accentrare nel Comitato centrale tutte le decisioni relative allo svolgimento dell’iniziativa sindacale.» (Boni, 1993).
Tra gli altri aspetti affrontati dal Congresso c’è quello della Cassa centrale per la Resistenza – ritornata attuale nella storia della Fiom – che qui viene approvata (a differenza di quanto era accaduto due anni prima a Livorno) e il cui fondo, alimentato «da un contributo mensile di 5 centesimi per ogni socio federato (…) è esclusivamente destinato a sostenere i movimenti di quelle Sezioni che hanno avuto l’autorizzazione dal Comitato centrale» (Antonioli, Bezza, 1978).
Il Congresso approverà all’unanimità l’azione del Comitato centrale e la relazione di Verzi, oltre a confermare Roma come sede del Comitato centrale stesso.
Ordine del giorno
1. Verifica dei poteri. Elezione della Presidenza.
2. Relazione morale e finanziaria del Comitato centrale (relatore: Ernesto Verzi).
3. Organizzazione, modificazioni allo Statuto federale ed al Regolamento soci viaggianti (relatore: Comitato centrale).
4. Statuto unico per le Sezioni ed Amministrazione sezionale (relatore: Mosè Cattaneo).
5. Disoccupazione (relatore: Ludovico D’Aragona).
6. Relazione del Delegato della Federazione alla Conferenza internazionale di Stuttgart (relatore: Angiolo Cabrini).
7. Orari e salari (relatori: Tullio Mariani e Costantino Fusacchia).
8. Legislazione sociale (relatore: Comitato centrale).
9. Varie.
10. Sede del Comitato centrale.