Lo stabilimento della Bosch Tecnologie Diesel di Bari è da ormai troppo tempo in una crisi produttiva e occupazionale determinata dal crollo del mercato europeo delle motorizzazioni diesel.
Lo stabilimento Bosch Tecnologie Diesel di Bari ha generato risultati importanti per il gruppo negli anni grazie alla tecnologia avanzata che lì è stata sviluppata e prodotta. I lavoratori e le istituzioni hanno investito per valorizzazione in una area industriale l’innovazione e la competenza.
La crisi del diesel sta minando alle fondamenta uno stabilimento e la sua occupazione che da anni nonostante la riduzione dei lavoratori vede comunque il permanere di una crescente dissaturazione. Bosch Bari sta attraversando una crisi di “missione” produttiva.
Le lavoratrici ed i lavoratori hanno pagato un prezzo in termini di occupazione e salario; insieme ai sindacati hanno fatto e continuano a fare la propria parte avendo dato la propria disponibilità ad affrontare la complessità del mercato, ma ora è il momento per l’azienda e le istituzioni a tutti i livelli dal governo nazionale, alla regione fino alla città, di dimostrare ognuno per le proprie responsabilità e competenze l’effettiva volontà al rilancio dello stabilimento e alla definizione di una missione produttiva.
Il gruppo Bosch deve sostanziare il piano di diversificazione che era stato condiviso in un accordo presso la Regione Puglia anche attraverso la condivisione di investimenti con il Governo. Sono necessarie produzioni che possano nel medio-lungo periodo garantire la piena occupazione perché sono insufficienti i volumi produttivi giunti a Bari in solidarietà solo dagli stabilimenti italiani. E’ necessario interrompere immediatamente eventuali spostamenti delle produzioni verso stabilimenti extraeuropei e di chiarire i tempi della transizione industriale dello stabilimento garantendo l’occupazione.
Il percorso di transizione dal diesel alle nuove propulsioni, non sarà certo rapido, questo consente di avere tempi programmati di industrializzazione attraverso gli investimenti pubblici e privati necessari. E' fondamentale il sostegno delle Istituzioni sia fornendo gli ammortizzatori sociali indispensabili per il completamento del piano industriale sia approcciando in modo costruttivo la discussione sul diesel che permetta la gestione dei tempi di transizione.
L’equilibrio tra le attuali produzioni e le nuove devono garantire la piena occupazione anche attraverso un piano formativo sostenuto da Regione Puglia e azienda per realizzare un piano industriale di diversificazione del prodotto.
Il tempo è alle nostre spalle: ora è il momento di agire per il lavoro.
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Roma, 25 ottobre 2019