Il diritto di sciopero dei lavoratori dell’area stampaggio dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco è stato garantito dal fatto che a indirlo è stata la Fiom-Cgil.
La decisione dei lavoratori di incrociare le braccia è giunta al termine di una serie di richieste di confronto con tutti i sindacati e la direzione aziendale per conciliare l’esigenza produttiva di Fca e la vita di chi da anni è in cassa integrazione.
È inaccettabile che sindacati sordi alla richiesta dei lavoratori di trovare una soluzione condivisa con l’azienda oggi scarichino su quei lavoratori il rischio di mettere in discussione gli investimenti annunciati da Fca.
I lavoratori di Pomigliano hanno già pagato un prezzo salato fatto di ammortizzatori sociali mentre venivano fatte promesse dai sindacati firmatari.
La Fiom è contro i tentativi di divisione.
Ai lavoratori dello stabilimento chiediamo di essere solidali e uniti e di non cedere alle provocazioni e ai ricatti.
Ai sindacati che in queste ore comparano il Ccnl con il Ccsl ricordiamo che per tutti gli altri metalmeccanici è possibile contrattare a livello di stabilimento o di gruppo turni e maggiorazioni, cosa che il Ccsl esclude.
La Fiom chiede di riportare la situazione a un normale confronto sindacale per affrontare il problema posto dai lavoratori dello stampaggio.
Oggi sarebbe dovuta esserci la piena occupazione ma corriamo il rischio di continuare con la cassa visto che al momento gli investimenti per il lancio del nuovo modello non sono ancora partiti.
La Fiom è e sarà per il lavoro con diritti.
Dichiarazione di Rosario Rappa, segretario generale della Fiom-Cgil Napoli
Fiom-Cgil Napoli
Napoli, 1 marzo 2019