Mercoledì 12 maggio, a Imola, si è tenuto il sesto incontro nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL degli addetti delle aziende metalmeccaniche cooperative.
L’incontro si è svolto in modalità ibrida: in presenza per una delegazione ristretta (ed era la prima volta) ed in remoto per il resto della delegazione trattante.
Sulla scorta di quanto fatto in preparazione dell’appuntamento, le risultanze della giornata sono state certamente importanti.
Sono già acquisiti dall’incontro del 15 marzo il risultato economico, con il riconoscimento degli aumenti salariali raggiunti nella trattativa Federmeccanica (112 euro al 5° - 100 euro al 3°) e la riforma del sistema inquadramentale, prendendo a riferimento quanto definito sempre per il CCNL Federmeccanica.
Su quest’ultimo sta procedendo il lavoro della commissione paritetica per la stesura definitiva che, successivamente, sarà riproposta anche nel CCNL cooperative. Unica, probabile differenziazione sarà nella data dell’entrata in vigore del nuovo sistema che potrebbe essere posticipata di un breve periodo anche per consentire a Fim, Fiom e Uilm di svolgere le assemblee di presentazione dell’ipotesi di accordo e farlo votare.
Si è lavorato ai testi dell’ipotesi di accordo anche nella logica di operare una necessaria “pulizia” su alcune sedimentazioni e/o refusi prodottisi nel corso dei diversi rinnovi. A tal proposito abbiamo posto il tema che, a differenza dell’ultimo CCNL, in occasione dell’attuale rinnovo le controparti dovranno farsi carico della stampa e distribuzione del volume del contratto.
Per quanto riguarda i quattro temi di “specificità cooperativa” entrati nel confronto si sono trovate e si stanno trovando le opportune sintesi. Definito e già declinato in un testo l’importante capitolo della partecipazione, con la previsione di un’assemblea retribuita, ulteriore a quelle normalmente previste, per favorire il confronto sulle strategie economiche, organizzative ed occupazionali delle aziende cooperative.
Sul capitolo della opzionabilità di quote di welfare contrattuale in luogo di analoghe quote di P.d.R., si potrà procedere con un verbale di accordo a latere del CCNL. Sulla formazione, poi, respinto il tentativo delle centrali cooperative di prevedere una compartecipazione da parte dei lavoratori per sostenere gli oneri per andare oltre le 24 ore di diritto soggettivo alla formazione definite dal CCNL, si procederà ad un avviso comune al Governo per rendere cogenti e strutturali i fondi Nuove Competenze che certamente possono dare riposte importanti ad aziende e lavoratori.
In ultimo, a fronte della compattezza tenuta da Fim, Fiom e Uilm, le controparti hanno definitivamente ritirato la loro richiesta di inserire nel CCNL l’utilizzo del Job on Call tra le tipologie contrattuali utilizzabili.
Il tavolo è stato riconvocato per il 31 maggio a Roma per provare a chiudere e per siglare l’ipotesi di accordo.
Fim-Fiom-Uilm nazionali
Roma, 14 maggio 2021