Lunedì 15 marzo si è tenuto il quarto incontro nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL degli addetti delle aziende metalmeccaniche cooperative.
Le centrali cooperative, cogliendo con soddisfazione il raggiungimento di una ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Federmeccanica, in continuità e coerenza con la storia della contrattazione nazionale cooperative, hanno dichiarato la volontà ad aderire ai medesimi contenuti normatici ed economici definiti dall’ipotesi di cui sopra.
Il passaggio è estremamente importante in quanto rappresenta già una risposta determinante rispetto i temi centrali del salario e del sistema di inquadramento. Anche se su quest’ultimo tema vi sono nella cooperazione metalmeccanica differenze con quello del CCNL Federmeccanica/Assistal: il 1° livello – tanto per citare un aspetto –gia’ dal 1994 c’era l’impegno per la sua cancellazione.
Rispetto, poi, il tema della previdenza complementare, partendo dalle modifiche definite nell’ipotesi di Federmeccanica, ci potrebbero essere le condizioni di poterle ulteriormente migliorarle.
Sulle “specificità” del contratto cooperative, che negli anni hanno sempre volto a dare una sua caratterizzazione, autonomia e dignità al contratto delle cooperative, i temi affrontati vanno da quello della partecipazione, a quello della formazione, dal mercato del lavoro al welfare contrattuale-aziendale.
Su partecipazione e welfare contrattuale-aziendale si ritiene posano essere margini per trovare sintesi positive, mentre su formazione mercato del lavoro la condizione data dalle proposte cooperative è di maggiore criticità e, quindi, Fim, Fiom e Uilm si sono riservate di avanzare eventuali contro-.proposte.
Il confronto proseguirà anche sul tema dello smart-working con la possibilità di determinare una normativa contrattuale elaborata da una commissione paritetica che abbia il compito di verificare e recepire le evoluzioni legislative, prendere in carico eventuali buone prassi aziendali, per poi dare avvio ad una sperimentazione nel corso della vigenza contrattuale.
Per questi motivi e per tener conto della recrudescenza della pandemia, le Parti hanno convenuto di svolgere la parte “preparatoria” del negoziato a distanza, rinviando in una fase successiva il confronto in presenza sui punti più rilevanti e la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo: il fatto che gli aumenti decorrano con la retribuzione di giugno 2021 ci permetterà di svolgere il negoziato con tranquillità ma anche con la certezza di un termine di conclusione oggettivo e non rinviabile. Le Parti hanno fissato una nuova sessione di trattativa lunedì12 aprile 2021
Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil
Roma, 22 marzo 2021