In Abb il lavoro è no-stop, ma intanto l’azienda propone ai dipendenti delle sedi italiane un flash mob per lunedì 23 marzo. «Abb abbraccia l’Italia!» è il nome scelto per l’iniziativa, per cui la multinazionale svizzero-svedese invita i lavoratori a indossare qualcosa di rosso («il nostro colore»), a mostrare il logo sulle divise e a scattarsi «una bella foto» da inviare alla direzione.
Nessun accenno, invece, ad una riduzione del lavoro in un momento così delicato. Nonostante il protocollo di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria e il recente decreto che estende la possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali per affrontare l'emergenza Covid-19, infatti, Abb continua imperterrita con la sua gestione degli stabilimenti – in particolare quelli situati in Lombardia – in modo assolutamente unilaterale, senza accordi con le organizzazioni sindacali.
Siamo riusciti a far recedere il gruppo dalla volontà di utilizzare addirittura il lavoro straordinario, ma l’azienda continua con tutte le sue produzioni e non solo quelle strettamente necessarie al sistema ospedaliero o alle attività fondamentali per il paese. Un comportamento che mette in seria difficoltà i lavoratori, costretti di fatto a lavorare in condizioni non ottimali, mettendo a rischio la loro salute.
Dichiarazione di Mirco Rota, responsabile Fiom per Abb
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 20 marzo 2020