Comitato Centrale Fiom-Cgil
Roma, 25 gennaio 2018
Il Comitato Centrale Fiom denuncia l'intervento militare turco ad Afrin nel nord della Siria come un crimine contro l'umanità, che colpisce indiscriminatamente gli abitanti della città causando vittime soprattutto fra la popolazione civile. I bombardamenti nel centro di Afrin e nei distretti circostanti hanno già causato decine di morti e il bilancio è destinato ad aggravarsi con la prosecuzione delle operazioni, con il rischio concreto di precipitare di nuovo questa regione in un conflitto sanguinoso e catastrofe umanitaria.
L'intervento dell'esercito e aviazione turca nell'area di Afrin nel nord della Siria è un atto di guerra ingiustificato, fuori da qualunque legalità internazionale e che a dispetto delle dichiarazioni del Governo turco non ha nulla a che vedere con la lotta all'ISIS e al terrorismo.
L'obiettivo politico e militare di questa azione di guerra è la popolazione curda e le forze militari dell'YPG che controllano la regione della Rojava dove hanno dato vita ad un’esperienza di autogoverno che integra le diverse componenti nazionali e religiose. Il Rojava rappresenta un esempio raro di convivenza e di democrazia, grazie soprattutto al ruolo straordinario delle donne curde delle quali non possiamo dimenticare il protagonismo anche nell'ambito delle forze dello YPG, che sono state determinanti nella battaglia per liberare la regione dall'ISIS e per cui hanno pagato un pesante costo in vite umane.
L'aggressione militare in corso è un ulteriore atto della persecuzione della popolazione curda così come di tutte le opposizioni democratiche da parte del Governo Turco, e conferma la natura autoritaria e fascista del regime di Erdogan e la Turchia come un paese dove non è garantito il rispetto dei fondamentali diritti umani, civili e del lavoro.
Consideriamo scandalosa l’inerzia della comunità internazionale, con la complicità e copertura di USA e Russia, di fronte questa aggressione turca nei confronti della comunità curda e di tutta la popolazione della regione di Afrin e della Rojava e nell'esprimere la massima solidarietà alle popolazioni sotto attacco e alla loro resistenza, chiediamo al Governo Italiano di sollecitare un intervento urgente in sede delle Nazioni Unite e della Unione Europea per fermare l'aggressione militare turca e garantire la sicurezza della popolazione civile e la stabilità della regione conservando l'autonomia democratica dell'area della Rojava.
La Fiom nel confermare la propria solidarietà alla resistenza della popolazione della Rojava e l'impegno a fianco del popolo Kurdo per il pieno rispetto dei diritti umani e civili, dichiara la propria adesione alla manifestazione indetta dalle comunità curde in Italia il 17 febbraio per fermare l'aggressione militare turca ad Afrin e alla Rojava e per garantire i diritti umani e civili della minoranza curda in Turchia
Approvato all’unanimità