Un incidente gravissimo oggi, un botto così forte da essere udito in varie parti della città di Livorno, 2 vite spezzate, un uomo di provata esperienza e un giovane da pochi mesi a lavoro per la Labromare, impresa di bonifiche ambientali.
Inizierà adesso, e saremo costretti ad assistervi con un immenso senso di rabbia, l'ennesima litania vuota e sterile della prese di posizione indignate delle parole roboanti, dei propositi a cui non daranno seguito.
I lavoratori metalmeccanici rispondono con il silenzio in segno di rispetto, vicinanza e cordoglio per le famiglie colpite e con prese di posizione spontanee.
Pierburg, Magna alcune delle fabbriche dove i lavoratori e le lavoratrici oggi si sono immediatamente fermati...
I lavoratori delle imprese meccaniche dell'ENI e quelli di Azimut Benetti e molte altre li seguiranno domani in segno di ferma condanna per una condizione inaccettabile.
- La Magistratura accerti rapidamente le responsabilità…
- La Politica prenda atto della propria incapacità di porre strumenti capaci di fermare questa guerra civile che nel solo anno passato a fatto più vittime di un vero conflitto...
Ci si interroghi quali sono le ragioni e in rispettoso silenzio si metta mano alle storture raddoppiando gli sforzi per apportate a questo mondo del lavoro fatto di assoluta precarietà, fatto da schiere di lavoratori precari che in Italia e in Europa sono, come drammaticamente dimostrano i fatti, i più soggetti al rischio d’infortunio, troppo spesso mortale.
Un mondo del lavoro di cui molti si sono gloriati si gloriano o lo accettano supinamente scaricando le responsabilità su chi è passato prima.
Livorno 28 marzo 2018
FIOM Provincia di Livorno