Premessa
Questo documento programmatico nasce dall’esperienza contrattuale e sindacale realizzata in questi anni nella nostra categoria e dai processi economici, finanziari e industriali che in modo inedito hanno modificato le relazioni sindacali, le condizioni ambientali, energetiche e climatiche, i rapporti di genere, i rapporti sociali e politici in Italia, in Europa, nel mondo.
Si vuole offrire alle nostre iscritte e ai nostri iscritti una base programmatica di discussione che valorizzi le esperienze insieme realizzate, dare un reale e autonomo contributo al Congresso della Cgil e offrire un terreno di confronto e iniziativa con le associazioni, i movimenti, le personalità, i giovani, i migranti, i cittadini, con cui in questi anni abbiamo percorso un cammino comune e in ogni caso abbiamo costruito un rapporto.
Si vuole costruire un punto di vista e proposte con cui confrontarsi in modo autonomo con le forze politiche, le imprese e il Governo.
Del resto questo documento richiama e integra le discussioni e le decisioni assunte in occasione delle Assemblee nazionali, delle Conferenze del Mezzogiorno, delle piattaforme e delle iniziative sui cui contenuti sono stati proclamati scioperi generali e manifestazioni nazionali della nostra categoria o che hanno visto la promozione e la partecipazione della nostra organizzazione.
L’iniziativa di questi anni ha dimostrato una capacità propositiva, di mobilitazione, di rappresentanza e contrattuale della Fiom che però non ha impedito un arretramento sindacale e della condizione sociale del lavoro, e per questo il Congresso ha il compito di qualificarle, innovarle e rafforzarle.
Le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici, dei lavoratori e di chi cerca un lavoro sono peggiorate, l’attacco alla contrattazione collettiva è sempre più violento – e il caso Fiat e la pratica degli accordi separati ne sono la prova concreta – la precarietà e la frantumazione del mondo del lavoro sono ormai la vera quotidianità:
in questo contesto l’esistenza stessa del sindacato è messa in discussione in Italia e in Europa.
in questo contesto l’esistenza stessa del sindacato è messa in discussione in Italia e in Europa.
La definizione di un nuovo modello di sindacato industriale, democratico, unitario e pluralista, e di una nuova idea di confederalità quale risultato di un processo di riunificazione di diversi interessi presenti nel lavoro salariato e di diverse culture di cui sono portatori uomini e donne è l’obiettivo strategico a cui le nostre riflessioni, proposte e azioni devono puntare.