Si é svolto a Milano l'incontro in plenaria con Federorafi per il rinnovo del Contratto nazionale con la partecipazione delle strutture territoriali e dei delegati; l'incontro di oggi segue agli incontri svolti dalle Segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm in sede tecnica nei quali con la delegazione delle imprese erano stati affrontati i seguenti temi:
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una condivisione e la conferma dell'attuale sistema di relazioni sindacali e dei diritti sindacali – sez. prima e seconda del CCNL – salvo gli adeguamenti che si sono resi necessari;
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la parte del CCNL relativa alla disciplina comune del rapporto di lavoro, sulla quale unitariamente abbiamo chiesto a Federorafi di avviare anche in questo settore una sperimentazione per realizzare la riforma dell'attuale sistema di inquadramento;
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il capitolo relativo agli orari di lavoro sul quale abbiamo riaffermato la nostra indisponibilità a modifiche peggiorative sulla normativa dei PAR e delle ferie;
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altre richieste avanzate da Federorafi non condivise dalla delegazione sindacale e sulle quali si é convenuta la conferma della normativa in vigore salvo un possibile adeguamento del CCNL degli Orafi a quello di Federmeccanica nel meccanismo di maturazione degli scatti di anzianità, adeguamento in corso di valutazione tra la delegazione delle imprese.
Nell'incontro del 12 aprile abbiamo registrato una prima – importante ma non ancora sufficiente – risposta ai contenuti economici del contratto: le imprese sono disponibili ad adeguare i minimi rispetto all'incremento dell'inflazione – registrata dall'indice IPCA – da maggio 2016, mentre per quel che riguarda la copertura del periodo 2015 e 2016 sarebbero disponibili a riconoscere un importo “una tantum”, i cui criteri di calcolo non sono però stati chiariti.
Relativamente alla richiesta di assistenza sanitaria per tutti i lavoratori e i loro familiari a totale carico delle aziende, hanno manifestato una disponibilità a definirli con una certa gradualità. Analogo atteggiamento per quel che riguarda l’incremento della contribuzione per il fondo di previdenza complementare a carico aziendale.
Queste disponibilità permettono di proseguire anche sugli altri temi per provare a stringere il confronto e verificare se ci sono le condizioni per giungere a una ipotesi conclusiva.
Per queste ragioni, Fim, Fiom e Uilm hanno espresso a nome della delegazione trattante un giudizio positivo su queste prime significative e importanti disponibilità sui contenuti economici; nello stesso tempo hanno detto a Federorafi che il negoziato è in corso ormai da troppo tempo e che lavoratori e imprese in tempi brevi anche in questo settore devono avere finalmente il contratto.
Per questo Federorafi deve dare la disponibilità ad affrontare e ad individuare risposte positive anche alle richieste sindacali relative al welfare contrattuale, al diritto alla formazione per tutti i lavoratori, a una riforma dell'inquadramento.
Il confronto prosegue, sono stati fissati due incontri per l'11 e il 18 maggio prossimi in sede tecnica.
Fim Fiom Uilm nazionali
Roma, 13 aprile 2017