La decisione di Fca e Psa di avviare un negoziato per la fusione dei due gruppi, se dovesse raggiungere l’intento, determinerà un impatto importante sul settore dell'automotive a livello internazionale, determinando la nascita del 4º gruppo mondiale per la qualità e capacità dei lavoratori nella ricerca, sviluppo e produzione.
Tenere fuori dal confronto fino ad oggi i lavoratori e la loro rappresentanza dimostra una mancanza di riconoscimento del ruolo che chi lavora rappresenta. I lavoratori sono il centro ma non sono riconosciuti non solo dalla proprietà ma anche dal governo.
La Fiom considera inaccettabile la decisione del governo italiano di svolgere un ruolo di “osservatore”, dopo aver convocato un tavolo istituzionale sull’automotive. Mentre il governo francese ha chiesto che l’eventuale intesa garantisca i lavoratori e la produzione, compresa la filiera in Italia, da parte nostra c’è disattenzione verso un'operazione che avrà ripercussioni su tutta l’industria italiana.
La Fiom chiede al presidente del Consiglio e al ministro dello Sviluppo economico di rivedere la posizione assunta e svolgere il ruolo istituzionale che gli compete: ascoltare i rappresentanti dei lavoratori e aprire un confronto con Fca con l’obiettivo di garantire l’occupazione, la filiera dell’automotive e l’interesse del nostro paese.
L’accordo tra Fca e Psa genererebbe da subito un risultato positivo per gli azionisti con una cedola di 5,5 miliardi che si aggiungerebbero ai risultati ottenuti con la vendita di Magneti Marelli. La Fiom ritiene che bisogna investire le risorse finanziarie per rilanciare un piano industriale che saturi la capacità produttiva con nuovi modelli innovativi ed ecologici.
La Fiom chiede l’apertura di un confronto con l’azienda e la garanzia del governo per far ripartire gli stabilimenti italiani, oggi tutti in cassa integrazione, e garantire l’occupazione e la capacità di ricerca, sviluppo, ingegnerizzazione e produzione, dall’assemblaggio alla componentistica, nel nostro paese.
La Fiom aprirà un confronto con i sindacati europei presenti nel gruppo e, nei prossimi giorni, sarà impegnata in assemblee e iniziative utili a supportare le richieste nei confronti di azienda e Governo.