Il 19 febbraio 2020, nel 4° incontro tra le delegazioni trattanti di Fim, Fiom e Uilm e Federmeccanica, nonostante gli approfondimenti e le verifiche svolte dalle commissioni tecniche, ancora una volta la trattativa ha registrato una situazione di stallo sul salario, punto centrale della piattaforma.
Per Federmeccanica tutte le richieste che rappresentano un «costo contrattuale» dovranno essere affrontate complessivamente nella trattativa in quanto il settore industriale registra un andamento negativo.
La Fiom è consapevole della condizione dei lavoratori e delle imprese del settore metalmeccanico.
La nostra piattaforma infatti, ha l’obiettivo di tenere insieme tutte le lavoratrici e i lavoratori per difendere l’occupazione, aumentare il salario e promuovere migliori condizioni di lavoro perché la risposta necessaria alla crisi è il rilancio del ruolo e del valore del lavoro a partire dal Contratto Collettivo Nazionale dei metalmeccanici con il quale chiediamo di redistribuire ricchezza.
In questi anni i lavoratori hanno prodotto valore e gli investimenti pubblici sul processo produttivo hanno aumentato gli utili ma non ci sono stati miglioramenti salariali.
La piattaforma invece, indica gli strumenti contrattuali utili per affrontare la crisi e la trasformazione del nostro sistema industriale: è necessario investire in lavoro, diritti e salario.
Nell’incontro Federmeccanica-Assistal hanno risposto sui singoli punti della piattaforma.
Salario: non ci sono risposte sulle richieste di aumento dell’8% dei minimi tabellari, indennità di trasferta e reperibilità.
Relazioni industriali: c’è la disponibilità ad un lavoro comune su settori e comparti per definire indicazioni utili ad avanzare richieste condivise al governo sulle politiche industriali.
Partecipazione: è stata data la disponibilità a semplificare le attuali norme del Ccnl.
Politiche attive: sulla richiesta per la «staffetta generazionale» vi è disponibilità ad avanzare richieste condivise al governo ma queste non devono comportare costi per le imprese.
Inquadramento: non sono state date risposte ma sono messi in discussione gli automatismi già previsti nel Ccnl mentre la richiesta avanzata nella piattaforma chiede un adeguamento delle declaratorie e dei profili professionali e il riconoscimento delle nuove competenze.
Diritto soggettivo alla formazione: non c’è disponibilità al trascinamento delle ore di formazione che le imprese non hanno svolto nel triennio del contratto, è stata data disponibilità a iniziative di formazione per le competenze digitali.
Welfare: rimane escluso dal confronto come le altre voci salariali della piattaforma; c’è la disponibilità ad un approfondimento sul mantenimento dell’iscrizione dei lavoratori che vanno in pensione a mètaSalute e a individuare gli strumenti utili ad un maggiore coinvolgimento dei lavoratori per l’iscrizione a Cometa.
Patologie gravi: sono state respinte le nostre richieste di prevedere una maggiore tutela per i lavoratori.
Salute e sicurezza: non c’è stata disponibilità sulla richiesta di prevedere nel Ccnl norme più stringenti in materia di breack formativi, valorizzazione degli Rls e registro dei quasi infortuni.
Mercato del lavoro e appalti: non c’è stata alcuna apertura alle nostre richieste di dare maggiore stabilità ai rapporti di lavoro e non c’è alcuna disponibilità ad introdurre clausole sociali per i lavoratori degli appalti.
Orario, conciliazione vita-lavoro, smart working: per Federmeccanica e per Assistal prevedere riduzioni di orario a fronte dell’introduzione delle innovazioni tecnologiche non può avvenire con costi aggiuntivi, inoltre deve essere garantita alle imprese la flessibilità necessaria per rispondere al mercato.
Molestie sessuali: su questo tema c’è la disponibilità ad approfondire quali azioni possono essere intraprese.
La trattativa è aggiornata a marzo in plenaria e sarà preceduta da incontri di approfondimento su formazione professionale, inquadramento, relazioni industriali, salute e sicurezza, politiche attive e mercato del lavoro e appalti.
Questi incontri sono necessari a chiarire gli elemeti decisivi del confronto:
- I due livelli contrattuali, il contratto nazionale e la contrattazione aziendale, devono essere confermati e rafforzati;
- Il contratto nazionale dei metalmeccanici unifica e dà forza a tutto il settore e a tutti i lavoratori a partire dai minimi salariali;
- Il salario è un punto centrale di questo rinnovo contrattuale, su questo punto è necessario avviare un confronto vero per redistribuire la ricchezza prodotta in questi anni;
- Non sono in discussione i diritti e gli automatismi del Ccnl che tutelano i lavoratori e respingiamo le richieste avanzate su ulteriori esigibilità di flessibilità a scapito del ruolo contrattuale della Rsu;
- Efficacia e certezza per gli elementi contrattuali definiti nel Ccnl a partire da salute e sicurezza e formazione.
Questi gli obiettivi stabiliti dal voto dei lavoratori sulla piattaforma che ha dato mandato alla delegazione di Fim, Fiom, Uilm.
La Fiom svolgerà le assemblee dei delegati in tutti i territori. Successivamente all’incontro con la delegazione di Federmeccanica-Assistal fissato per marzo, proporrà di tornare unitariamente in tutti i luoghi di lavoro per condividere con le lavoratrici e i lavoratori lo stato della trattativa e preparare la mobilitazione della categoria nel caso dovesse permanere la situazione di stallo.
Per conquistare un contratto coerente con le richieste della piattaforma è necessaria la partecipazione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori al tavolo di trattativa.
Fiom-Cgil nazionale