Anche nell’incontro di questa mattina, 24 maggio 2016 Federmeccanica e Assital hanno ribadito le proprie posizioni, impedendo così l’avvio di un vero negoziato.
Riteniamo un errore tali posizioni, peraltro in senso opposto all'esigenza di innovazione contrattuale. Si sta mettendo in discussione contemporaneamente il modello contrattuale - fondato su due livelli contrattuali - e il ruolo e il valore del Contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.
Dopo sei mesi di trattativa, Federmeccanica e Assistal sono ferme di fatto sullo schema proposto lo scorso 22 dicembre, secondo cui il Ccnl non riconosce più alcun aumento salariale alla stragrande maggioranza della nostra categoria, e addirittura si penalizza chi in questi anni ha svolto la contrattazione nei luoghi di lavoro.
L'unica disponibilità, dopo tutto questo tempo, è la semplice riedizione e applicazione dello stesso schema, ovvero un Ccnl a valere per una quota di lavoratori inferiore al 5% della categoria.
Anche gli approfondimenti svolti sui testi relativi a tutte le tematiche da noi richieste, in ben 4 sedute (10, 11, 16 e 17 maggio) non hanno prodotto avanzamenti sostanziali delle posizioni di Federmeccanica e Assistal.
Di fronte a questa situazione le segreterie nazionali Fim Fiom Uilm ritengono che non ci sia più tempo da perdere ed è necessario intensificare la mobilitazione con iniziative nei luoghi di lavoro e sul territorio.
Questa è la condizione per far cambiare idea alle controparti e sostenere finalmente lo svolgimento di una vera trattativa per realizzare un buon Contratto nazionale per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici.
Per queste ragioni le segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm proclamano:
- lo sciopero dello straordinario e della flessibilità da effettuarsi nelle giornate di sabato 28 maggio e sabato 11 giugno;
- un pacchetto di 12 ore di sciopero complessive, da effettuarsi 4 ore nel mese di maggio con iniziative articolate e 8 ore nel mese di giugno con manifestazioni regionali da svolgersi il 9 giugno (Piemonte e Val d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Marche, Abruzzo e Molise), il 10 giugno (Liguria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata) e il 15 giugno 2016 (Calabria, Sicilia e Sardegna).
Le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm, impegnano tutte le strutture territoriali e le Rsu per la massima riuscita delle iniziative e invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare.
Il nostro obiettivo è riaffermare un Ccnl che garantisca il potere d’acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifichi le relazioni industriali, estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliori l'organizzazione del lavoro e le condizioni di lavoro e introduca nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità per tutti, tuteli tutte le forme di lavoro e l’occupazione, faccia ripartire gli investimenti e rilanci una vera politica industriale: questo è il rinnovamento che vogliamo e di cui c’è bisogno.
Fim – Fiom - Uilm nazionali
Roma, 24 maggio 2016
DOCUMENTO DELLE SEGRETERIE NAZIONALI
FIM – FIOM - UILM
Anche nell’incontro di questa mattina, 24 maggio 2016 Federmeccanica e Assital hanno ribadito le proprie posizioni, impedendo così l’avvio di un vero negoziato.
Riteniamo un errore tali posizioni, peraltro in senso opposto all'esigenza di innovazione contrattuale. Si sta mettendo in discussione contemporaneamente il modello contrattuale - fondato su due livelli contrattuali - e il ruolo e il valore del Contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.
Dopo sei mesi di trattativa, Federmeccanica e Assistal sono ferme di fatto sullo schema proposto lo scorso 22 dicembre, secondo cui il Ccnl non riconosce più alcun aumento salariale alla stragrande maggioranza della nostra categoria, e addirittura si penalizza chi in questi anni ha svolto la contrattazione nei luoghi di lavoro.
L'unica disponibilità, dopo tutto questo tempo, è la semplice riedizione e applicazione dello stesso schema, ovvero un Ccnl a valere per una quota di lavoratori inferiore al 5% della categoria.
Anche gli approfondimenti svolti sui testi relativi a tutte le tematiche da noi richieste, in ben 4 sedute (10, 11, 16 e 17 maggio) non hanno prodotto avanzamenti sostanziali delle posizioni di Federmeccanica e Assistal.
Di fronte a questa situazione le segreterie nazionali Fim Fiom Uilm ritengono che non ci sia più tempo da perdere ed è necessario intensificare la mobilitazione con iniziative nei luoghi di lavoro e sul territorio.
Questa è la condizione per far cambiare idea alle controparti e sostenere finalmente lo svolgimento di una vera trattativa per realizzare un buon Contratto nazionale per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici.
Per queste ragioni le segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm proclamano:
- lo sciopero dello straordinario e della flessibilità da effettuarsi nelle giornate di sabato 28 maggio e sabato 11 giugno;
- un pacchetto di 12 ore di sciopero complessive, da effettuarsi 4 ore nel mese di maggio con iniziative articolate e 8 ore nel mese di giugno con manifestazioni regionali da svolgersi il 9 giugno (Piemonte e Val d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Marche, Abruzzo e Molise), il 10 giugno (Liguria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata) e il 15 giugno 2016 (Calabria, Sicilia e Sardegna).
Le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm, impegnano tutte le strutture territoriali e le Rsu per la massima riuscita delle iniziative e invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare.
Il nostro obiettivo è riaffermare un Ccnl che garantisca il potere d’acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifichi le relazioni industriali, estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliori l'organizzazione del lavoro e le condizioni di lavoro e introduca nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità per tutti, tuteli tutte le forme di lavoro e l’occupazione, faccia ripartire gli investimenti e rilanci una vera politica industriale: questo è il rinnovamento che vogliamo e di cui c’è bisogno.
Fim – Fiom - Uilm NAZIONALI
Roma, 24 maggio 2016
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