Fim e Uilm ancora una volta scelgono la strada della piattaforma separata, si sottraggono alla misurazione della loro reale rappresentatività, antepongono il loro interesse al diritto dei metalmeccanici ad avere un vero contratto nazionale, oggi la cosa più importante ma anche la più difficile.
Fim e Uilm non si preoccupano del diritto dei lavoratori metalmeccanici a rivendicare:
- i due livelli contrattuali - nazionale e aziendale - distinti e tra loro integrativi;
- un contratto nazionale senza deroghe, che allarghi le proprie tutele a tutte le forme di lavoro, valido per tutti i lavoratori, a partire dai minimi salariali che devono diventare il salario minimo legale;
- la defiscalizzazione degli aumenti salariali nazionali nei confronti del governo.
La Fiom per realizzare una trattativa con Federmeccanica e riconquistare il contratto nazionale, prima con diversi incontri unitari e poi con le decisioni assunte dalla propria assemblea nazionale, ha chiesto a Fim e Uilm di definire una piattaforma unitaria o, in ogni caso, un percorso condiviso per arrivare a un accordo unitario. Per garantire validità ed esigibilità del Ccnl abbiamo chiesto a Fim e Uilm di definire:
- la certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali, sia nei consensi ottenuti nelle elezioni delle rsu che nei dati relativi agli iscritti;
- una piattaforma unica e condivisa da presentare a Federmeccanica, sottoposta alla consultazione di rsu e iscritti e al voto vincolante dei lavoratori, anche con posizioni diverse sulle singole rivendicazioni;
- il coinvolgimento dei lavoratori, definendo a livello provinciale quali sono le aziende nelle quali svolgere le assemblee sulle richieste, la trattativa e l'ipotesi di accordo da sottoporre a referendum vincolante.
In questo rinnovo contrattuale la Fiom non potrà essere esclusa dalla trattativa perché l'accordo del 10 gennaio 2014 prevede la partecipazione dei sindacati che superano il 5% di iscritti e voti nei rinnovi Rsu.
In questi giorni Federmeccanica, con una lettera inviata ai segretari di Fim, Fiom e Uilm, chiede ai metalmeccanici di avviare una fase di «rinnovamento contrattuale» e di svolgere un confronto per il rinnovo del contratto tenendo conto della rappresentatività delle organizzazioni sindacali e della titolarità a trattare prevista dall’accordo del 10 gennaio 2014.
Ma Fim e Uilm, con la piattaforma separata, hanno scelto la strada del passato. La lettera di Federmeccanica, la certificazione della rappresentatività, la presenza della Fiom al tavolo di trattativa, la volontà di tutta la Fiom di realizzare l'obiettivo di un accordo unitario sono fatti a cui Fim e Uilm si sottraggono con la presentazione della piattaforma separata.
La Fiom entro il mese di settembre comunque procederà a una consultazione straordinaria in tutti i luoghi di
lavoro sulle proposte per la definizione della piattaforma decise dall'assemblea nazionale di Bologna che è già riconvocata, al termine delle assemblee, per varare la piattaforma per il Contratto Nazionale da sottoporre a referendum.
La piattaforma sulla quale avviare il confronto è quella votata a maggioranza dai metalmeccanici.