Durante l’incontro fra le parti di oggi tra RSU, Fiom e direzione aziendale, fissato a seguito della notifica dei tre licenziamenti unilaterali nei confronti di tre dipendenti, la dirigenza ha confermato la decisione di accorpare e centralizzare l’ufficio acquisti in UK e ha specificato che tutte le attività che venivano seguite e svolte dai 3 lavoratori saranno gestite esclusivamente in UK. Fra le altre motivazioni addotte a giustificazione della situazione, l’azienda ha fatto sapere che quasi tutti gli impiegati e le impiegate hanno ruoli “global” e che, quindi, certe scelte non sono sotto la responsabilità diretta della divisione italiana.
Nonostante la dirigenza abbia ribadito l’intenzione di investire su nuovi prodotti da sviluppare nel sito di Sant’Angelo di Piove di Sacco, da parte del sindacato e delle RSU permane preoccupazione per l’atteggiamento dell’azienda, così come perdura il giudizio assolutamente negativo per le modalità utilizzate nei confronti dei lavoratori e della lavoratrice che sono stati licenziati e per la decisione di non ricorrere agli strumenti alternativi.
Intanto, i tre lavoratori hanno ricevuto la lettera di convocazione per martedì 25 febbraio presso l’ITL di Padova, in quella giornata è prevista un’ulteriore mobilitazione in solidarietà da parte dei colleghi e delle colleghe di Sant’Angelo.
“Confermiamo di valutare come totalmente scellerata la posizione della multinazionale, che mette in discussione anche i rapporti con la direzione locale, e impatta su lavoratrici e lavoratori che ne pagano le conseguenze. Abbiamo chiesto all’azienda il ritiro dei tre licenziamenti e l’apertura di un confronto senza esito positivo. Valuteremo anche insieme ai lavoratori coinvolti e agli altri siti italiani della multinazionale le prossime mosse da intraprendere. L’azienda deve dimostrare concretamente di rispettare i lavoratori, le lavoratrici e i loro rappresentanti.” È il commento di Michele Iandiorio all’incontro odierno.