Dopo un presidio durato 3 giorni, iniziato alle 5 di mattina di lunedì 16 dicembre e proseguito, nonostante il freddo, ad oltranza fino tarda sera e che ha portato nella giornata di oggi al blocco della Romea con il conseguente rallentamento stradale, i circa 250 lavoratori in appalto presso la centrale Enel di Fusina riceveranno finalmente il loro stipendio di novembre e la tredicesima.
Dopo un lungo braccio di ferro fra Enel e la RTI (formata alle aziende Bonatti spa Somi Impianti Demolizioni srl, Idromacchine spa e Scandiuzzi Steel Constructions spa) e grazie soprattutto alla determinazione e tenacia dei 250 lavoratori, la Bonatti, capo-commessa del raggruppamento di imprese che hanno vinto l’appalto di Enel, ha deciso di pagare gli stipendi arretrati. Questa soluzione risolve temporaneamente la situazione di stallo venutasi a creare. È stato condiviso nella serata di oggi un accordo fra la Bonatti spa, la Somi srl e la Fiom-Cgil di Venezia che stabilisce il pagamento degli stipendi di novembre e delle tredicesime, che sarà effettuato entro, e non oltre, quattro giorni dalla firma dell’accordo.
Domani mattina la Fiom ha indetto un’assemblea di tutti i lavoratori della Somi, tutti impegnati da mesi nella costruzione dei nuovi impianti della centrale di Fusina e tutti e 250, in questi giorni hanno temuto di non avere quello per cui hanno lavorato in questi mesi.
“Questa vittoria è tutta dei lavoratori che con coraggio e determinazione hanno affrontato questa difficile situazione rischiando in prima persona con straordinario impegno e unità, non cedendo di un passo, neppure nei momenti più bui... e freddi! Facendo sentire la loro presenza in ogni momento di questa vertenza e la ferma intenzione di avere ciò che a loro spettava. Hanno prima bloccato gli ingressi della centrale, facendo entrare solo il personale necessario alla gestione in sicurezza del sito e oggi hanno bloccato la rotonda per entrare in Romea. Non una decisione facile, ma necessaria per il raggiungimento dell’obbiettivo. I lavoratori sono riusciti a farsi sentire dalla committente e dalla RTI, e sicuramente anche grazie all’intervento del Prefetto di Venezia, a cui va il nostro apprezzamento e quello delle maestranze per l’aiuto concreto alla soluzione della crisi, siamo riusciti a giungere a questo importante risultato.” Ha dichiarato Michele Valentini dopo la firma dell’accordo fra le parti che permetterà a questi lavoratori di tornare a casa per Natale con i loro dovuti compensi.