Siglato l'accordo per 10 lavoratori (più altri 15 in seguito) che da Fipa/Polo Nautico passeranno al cantiere San Lorenzo. L'assemblea approva con un solo voto contrario e un astenuto. Ma sulla società consortile, aleggiano invece altri 50 esuberi fra Viareggio Super Yachts, Vismara e Fipa (che stanno in Polo Nautico. E poi c'è la questione del frazionamento delle concessioni. "Sono un bene pubblico e devono essere utilizzate per dare lavoro", dicono i delegati delle Rsu di Polo Nautico, Viareggio Super Yacht e Fipa Italiana Yacht, durante la conferenza stampa che illustra l'accordo.

Nicola Riva della Fiom Versilia, spiega il no del sindacato alla richiesta delle aziende di dividere la concessione che fu della Sec. L'intesa stessa con San Lorenzo va nella direzione opposta, ovvero favorisce la messa in rete delle imprese. Insieme si risparmia, potrebbe essere il motto: i servizi comuni e le relative spese vengono ammortizzati meglio ed è possibile servirsi delle competenze dei "vicini di casa". "A Viareggio non si risolve il problema della nautica con il Refit", aggiunge Riva a proposito della joint venture Visun Tuscany Yachting, sostenuta dalla Regione Toscana e che interessa cinque aziende (Yachtica, Viareggio Supply Service, Tecnopol, Arredomare, Francesco Virdis). "Le barche bisogna tornare a farle perché il portafoglio-ordini, in alcuni casi, è crollato del 100 per cento", raccontano gli operai.