La nave Concordia dal nostro punto di vista è da considerarsi un rifiuto speciale e quindi in base alle delibere Governative e alle direttive Comunitarie deve essere portata nel porto di Piombino perché offre le migliori garanzie rispetto alla corretta gestione di detto rifiuto.
Piombino ha tutte le potenzialità per rispondere allo smaltimento della nave e rappresenta lo sfocio naturale sia tecnicamente che ambientalmente.
Non è una questione di “regionalismi”, ma Piombino, non solo è il porto più vicino al luogo dove è bloccata la Concordia, ma da tempo sta intervenendo e progettando lavori per prepararsi ad affrontare anche questo tipo di interventi in modo da garantire un sistema di sicurezza per lo smaltimento delle navi.
Massimo Braccini
Segretario generale Fiom Cgil Toscana