EX ALSTOM POWER/GENERAL ELECTRIC E AGILE/EUTELIA
CIRCA 300 LAVORATORI DAL 1 GENNAIO SENZA REDDITO: BUON ANNO!
UN MOTIVO IN PIU’ PER MANIFESTARE SABATO 2 DICEMBRE
In Via ai Laboratori Olivetti a Pregnana il grande sito dove lavoravano circa 500 donne e uomini è un’area dismessa.
Nello stabilimento ex Alstom Power/General Electric di Via Edison a Sesto San Giovanni non vola una mosca.
E, alla faccia degli impegni sottoscritti, a partire dal 1 gennaio 2018 circa 300 lavoratrici e lavoratori resteranno senza alcuna forma di reddito, mentre la possibilità di accedere alla pensione si allontana.
“Quello che accomuna le storie della ex Alstom Power - General Electric e dell’Agile-Eutelia - dichiara Roberta Turi, segretaria generale Fiom di Milano – è l’ingiustizia della chiusura dei siti e la lunga e determinata lotta dei lavoratori per tornare in attività. E’ grazie a loro infatti, se sono ancora aperti tavoli di trattativa presso il Ministero dello Sviluppo Economico e le istituzioni locali.
Il proseguimento del confronto - per quanto riguarda Alstom Power/GE nella ricerca di soggetti imprenditoriali disponibili a rimettere in funzione il sito e per quanto riguarda Agile-Eutelia per la stabilizzazione di lavoratori che da anni svolgono attività di tirocinio presso il Tribunale, per l’applicazione di salvaguardie a chi è più vicino alla pensione e comunque per la ricollocazione - impatta brutalmente con la fine degli ammortizzatori sociali.
Sarebbe scandaloso se la possibilità di rimettere in attività la grande fabbrica di Sesto venisse vanificata dalla dispersione delle competenze e delle professionalità dei lavoratori della ex Alstom Power, tanto quanto è indecente che non sia possibile stabilizzare chi, da oltre 7 anni, lavora per 400 euro al mese in Tribunale.
A proposito di Alstom Power/Ge, nell’incontro che si è tenuto ieri in Regione Lombardia, alla presenza dell’Assessore Parolini, abbiamo sottolineato che la questione degli ammortizzatori sociali e del sostegno al reddito è fondamentale fino a quando l’interessamento di nuovi soggetti industriali si tradurrà in trattativa concreta per la reindustrializzazione del sito. Abbiamo avanzato la stessa richiesta, pur con sfumature diverse, nell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi all’Assessorato al Lavoro del Comune di Milano per quanto riguarda i lavoratori di Agile/Eutelia.
E non è un caso - conclude la segretaria generale della Fiom di Milano - se uno degli obiettivi della manifestazione del 2 dicembre prossimo sarà proprio il rilancio delle politiche industriali e la questione degli ammortizzatori sociali.
La scelta del Governo di distruggere il sistema che dava un minimo di garanzia a chi è stato ingiustamente licenziato è stata devastante. E allora delle due l’una: o la politica e le istituzioni sono in grado di impedire la chiusura di aziende che possono funzionare e i licenziamenti per “fare cassa”, oppure si preoccupino almeno di creare e incentivare vere possibilità di ricollocazione e di consentire a chi ha perso il lavoro di vivere dignitosamente.”.
Milano, 29 novembre 2017