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Lombardia, metalmeccanici. A Giugno 322 licenziamenti.

LOGOFIOM-180X120Sesto San Giovanni, 15 luglio 2015

Metalmeccanici, 322 licenziamenti a giugno in Lombardia. Mirco Rota (FIOM): 'La diminuzione non deve illudere, la ripresa è lontana e le strutture produttive fortemente ridimensionate'

Sono stati diffusi i dati relativi ai licenziamenti in Lombardia in riferimento al mese di giugno. Nel mese appena trascorso fra le tute blu ci sono stati, a livello regionale 322 esuberi, contro i 364 registrati nello stesso periodo dell'anno precedente.

Sale a 2901 la quota delle messe in mobilità in ambito metalmeccanico lombardo nel semestre gennaio-giugno 2015, in calo rispetto al trend generale. Nell'analogo lasso di tempo del 2014 è stato registrato infatti un numero più cospicuo di licenziamenti: ben 4464 unità lavorative furono messe in mobilità. Un'apparente flessione che però non deve trarre in inganno.

Le quote più significative all'interno di questa torta si verificano nel distretto territoriale di Milano 119 (il 36,96%, sostanzialmente in linea con l'andamento del 2014). Alta la percentuale dei licenziamenti nella provincia di Varese (53, 16,46%) e di Monza Brianza (65, il 20,19%). Lievissimi scostamenti nella media anno su anno nelle province di Bergamo (29), Brescia (22) e Pavia (5). Raddoppiati i licenziati a Lecco (10) e Sondrio (4). Diminuiti a Lodi (3), Como (2) e Cremona (0).

“Da anni ormai stiamo ragionando di licenziamenti e cassa integrazione prolungati nel tempo. E' vero che i numeri sono in diminuzione, ma in ragione del fatto che da anni stiamo assistendo a licenziamenti e al crescere di ore di cassa, è normale assistere a una saturazione a una stabilizzazione.”, asserisce Mirco Rota, segretario generale della FIOM Cgil Lombardia.

“In Lombardia – aggiunge Rota - la base produttiva aziendale si è notevolmente ridimensionata e molte aziende hanno operato delle riorganizzazioni importanti che hanno ridotto la struttura produttiva all'osso”.

“I numeri diffusi in questi giorni devono essere assolutamente contestualizzati, vanno analizzati attentamente e denotano ancora un livello ancora piuttosto alto di ricorso allo strumento della messa in mobilità, quasi paritetico rispetto al 2014”, afferma Rota.

“Va detto  di contro – conclude il segretario della FIOM Lombardia - che le assunzioni nel nostro comparto in Lombardia non stanno certo invertendo la tendenza e la crisi rimane pertanto seria e radicata in un settore dove ormai si è tagliato notevolmente”.

N.B. In allegato le tabelle con i risultati nello specifico.

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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