La centralità dei ragazzi in formazione e l'autonomia delle scuole: Firmato ieri con Ducati e Lamborghini l'accordo che dà continuità e aggiorna quello firmato nel Luglio 2014 e che ha dato vita all'originale esperienza del Desi.
“Non ci interessa demonizzare l'alternanza scuola e lavoro. Quello che ci importa è non confondere il ruolo della scuola e quello dell'impresa e soprattutto ci interessa il rispetto dei diritti degli studenti. Con questo accordo ci sembra di aver raggiunto tutti questi obiettivi” dichiara Bruno Papignani, segretario della Fiom Emilia Romagna
Nello specifico l'accordo raggiunto ieri pomeriggio in Ducati Motor con le direzioni aziendali di Automobili Lamborghini e Ducati Motor Holding da Fim, Fiom e Uilm territoriali e regionali e dai coordinatori delle Rsu di entrambe le aziende si propone di dare continuità al progetto Desi attraverso una sua sistematizzazione e stabilizzazione.
Il progetto previsto dall'accordo si rivolge a studenti che provengono dalle classi III di istituti professionali, e preferibilmente in possesso della qualifica professionale.
Vengono confermati gli obiettivi generali del progetto già fissati nel primo accordo:
- offrire al territorio opportunità strutturate di “apprendimento in situazione” attraverso l'utilizzo degli strumenti dell'alternanza scuola e lavoro e del tirocinio;
- la valorizzazione della cultura tecnica e professionale, importante in un territorio a vocazione manifatturiera;
- innalzare i livelli di istruzione con l'acquisizione di un diploma di maturità professionale che agevoli l'accesso al mercato del lavoro e consenta la prosecuzione degli studi anche universitari, cosa ad esempio non prevista nel famoso apprendistato tedesco.
L'accordo sindacale specifica in maniera dettagliata le modalità con le quali si svolgerà l'apprendimento in azienda degli studenti, e cioè all'interno dei Training center già costituiti, sia in Ducati che in Lamborghini, in ambienti non produttivi. L'eventuale presenza degli allievi nei reparti aziendali dovrà avvenire in affiancamento a personale esperto e comunque non potrà avere finalità produttiva.
Dovranno inoltre essere messi a disposizione dalle imprese tutor aziendali, formati e qualificati, in numero adeguato per seguire gli studenti e che si confronteranno periodicamente con i delegati sindacali.
Agli studenti sarà garantita, con modalità da concordare con le rappresentanze dei lavoratori, una formazione in materia di salute e sicurezza, nozioni di diritto del lavoro, e un'adeguata conoscenza del sistema di relazioni sindacali in Ducati e Lamborghini.
Le modalità di costituzione delle classi, coinvolte dal progetto, saranno di esclusiva competenza degli organi collegiali degli istituti coinvolti, così come l'articolazione del progetto stesso, sia per la parte svolta all'interno dell'orario curricolare che per la parte extracurriculare.
Per monitorare semestralmente l'andamento del progetto viene costituito con l'accordo di ieri un Gruppo di lavoro interaziendale, che non era previsto dal precedente accordo del 2014.
Questo accordo dimostra che si può regolare con la contrattazione l'alternanza scuola-lavoro dentro le imprese e che il modello di relazioni industriali costruito in Automobili Lamborghini e in Ducati Motor, fondato sul principio della partecipazione e di un pieno rispetto per il ruolo contrattuale delle rappresentanze sindacali, continua a dare risultati importanti per tutto il territorio.
“Nonostante la cosiddetta buona scuola abbiamo fatto un buon accordo”, dichiarano infine Bruno Papigani (segretario generale Fiom Emilia Romagna) e Michele Bulgarelli (Fiom Bologna).
Fiom-Cgil Bologna Fiom-Cgil Emilia Romagna
Bologna, 27 aprile 2016