Non basta l'emergenza coronavirus a destare forte preoccupazione tra i valdostani, ora è subentrata anche la questione economica. Le aziende e Confindustria, che inizialmente avevano detto sì firmando accordi con i sindacati sull’anticipo della cassa integrazione ordinaria, hanno fatto retromarcia proprio a ridosso delle festività pasquali. Fiom Cgil Valle d'Aosta non gira intorno alla questione: “È stata una Pasqua amara per i lavoratori valdostani. Le aziende, che inizialmente avevano dato il benestare ad anticipare la cassa integrazione per i lavoratori, ora fanno dietrofront. Come spesso accade lo scollamento tra il mondo industriale e quello operaio si allarga a macchia d'olio”. Furiose le organizzazioni sindacali e Fiom Cgil Valle d'Aosta attacca: “Che razza di comportamento è questo e Confindustria come fa a prestarsi a un'azione di questo tipo con promesse da marinaio che la fanno da padrone. È un gioco pericoloso che si fa sulla pelle dei lavoratori, l'ennesimo schiaffo che si dà ai valdostani come se non fosse già abbastanza tutto ciò a cui devono far fronte in questo momento di pandemia. Ai lavoratori non resta che sperare nella convenzione Abi per avere almeno un acconto sulla Cigo che però al momento non è ancora utilizzabile. E come al solito la politica regionale, sottomessa come sempre alle imposizioni del mondo industriale, fa finta di non vedere e di non sentire e come Ponzio Pilato se ne lava le mani. Saranno oltre mille le famiglie che si troveranno ad affrontare questa situazione sanitaria senza nessuna copertura economica".
Fiom Vda: “Non basta il Coronavirus, ora anche le Aziende e Confindustria creano pandemia”
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