Mercoledì, 02 Aprile 2025

Ccnl Cooperative Metalmeccaniche. Prosegue il confronto, ancora distanze sulla Parte Salariale e Riduzione dell’Orario del Lavoro. Aperture su Welfare e Mercato del Lavoro

Nella giornata di lunedì 31 marzo 2025 si è proseguita a Bologna la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle cooperative metalmeccaniche scaduto a giugno dello scorso anno.

Le Cooperative hanno leggermente migliorato la proposta presentata nell’incontro tecnico dello scorso 20 marzo che prevederebbe un contratto di durata quadriennale, con un minimo garantito pari al 2% dei minimi contrattuali per ogni anno di vigenza contrattuale (pari a circa 175€ sul livello C3 ex 5 liv.).

Nello stesso tempo, hanno ribadito l’esigenza di introdurre una sorta di “tetto” agli aumenti che fino al 4% dell’IPCA-NEI andrebbero ad incrementare i minimi contrattali, mentre per la eventuale parte eccedente dovrà essere concordemente individuata una soluzione compatibile con i costi contrattuali ed aziendali.

Soluzione sulla quale le parti cominceranno a confrontarsi già dal prossimo incontro, dato che la proposta aziendale di riconoscerli attraverso le formule di welfare non appare tecnicamente percorribile.

Previdenza Complementare e Assistenza Sanitaria Integrativa

Propongono:

  • un incremento del contributo aziendale pari al 2,3% per tutti senza differenze;

  • l’integrazione dell’attuale sistema attraverso una polizza LCT (Long Tem Care);

  • di sostenere i costi per il mantenimento dell’equilibrio della Sanità Integrativa a carico aziendale per tutta la vigenza, con incremento complessivo a carico azienda di €6 mensili e € 72 annui.

Flexible Benefit

incremento da 200€ a 220€

Elemento Perequativo

Incremento del valore economico a 600€ valutando la possibilità di riscrivere la norma che regola l’erogazione dell’istituto.

Assorbimento degli aumenti contrattuali

Rispetto alla nostra richiesta le Cooperative si sono riservate una valutazione approfondita su questo argomento.

Mercato del lavoro

È stata richiesta la disponibile di serie una causale rispetto ai picchi di elevata intensità lavorativa. A fronte di questo vi è la disponibilità ad inserire un tetto (18% complessivo), per limitare l’utilizzo dei contratti a termine, dei contratti di somministrazione e dello staff leasing, ma solo per le aziende con oltre 500 dipendenti, valutando per quelle con meno occupati un numero di riferimento e non una percentuale.

Previsione di un bacino, per i lavoratori con più di 6 mesi di lavoro acquisendo una sorta di precedenza in caso di assunzioni a tempo indeterminato.

Orario di lavoro

Secondo le Cooperative non ci sarebbero gli spazi per aprire ragionamenti se non sul secondo livello aziendale.

È stato richiesto di valutare più ore di riduzione orario per chi è impegnato in turnistiche superiori ai 15 turni settimanali.

Parti normative ancora senza riscontri: inquadramento professionale, formazione professionale, conciliazione vita lavoro, “protocollo partecipativo” e rispetto al tema “salute e sicurezza” sono non sufficienti le risposte sull’esigibilità dei break formativi.

La delegazione trattante ha valutato la necessità di proseguire il confronto per verificare, in particolare sul tema salariale e sull’orario di lavoro, se la controparte avanzerà proposte capaci di ridurre in maniera significativa le distanze rispetto a quanto richiesto in piattaforma. Si valuterà successivamente l’apertura di una fase di mobilitazione.

Sono state fissate altre tre giornate di trattativa (17 aprile, 28 aprile, 5 maggio), sia in sede tecnica che plenaria e nello stesso periodo verranno organizzate le assemblee sindacali per fare il punto della trattativa con le lavoratrici e i lavoratori.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 1 aprile 2025

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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