Al primo confronto con il Ministro sull'industria metalmeccanica abbiamo chiesto un confronto negoziale per un piano strategico del comparto metalmeccanico a partire dai settori principali come l’automotive, la siderurgia, l’elettrodomestico, le telecomunicazioni e l’energia con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere l’occupazione. Nelle ultime ore l’annuncio della Whirlpool di cedere il 75% delle proprie quote alla turca Arçelik, insieme alla mancanza di chiarezza in Italia per altre grandi aziende come Stellantis e Arcelor Mittal, chiamano ad una responsabilità d’intervento urgente del Governo.
La metalmeccanica in Italia non ha una condizione omogenea: coesistono grandi vertenze e un tessuto industriale che nella catena di fornitura internazionale ha bisogno di supporto attraverso politiche industriali. Grandi vertenze come ex Ilva, JSW a Piombino, Whirlpool, Stellantis, Lukoil, Ansaldo Energia, ex GKN, Blutec, IIA, Wartsila, Jabil, Softlab, Piaggio Aereo, Dema e Flextronics, solo per citarne alcune, a cui si aggiungono i tavoli ministeriali ancora aperti Bosch e Vitesco.
E’ necessario superare politiche emergenziali e una tantum, e avviare un confronto negoziale per realizzare strumenti programmatori con risorse specifiche dedicate condizionate ad obiettivi di rilancio occupazionale, di garanzia degli ammortizzatori sociali necessari e di rispetto della sostenibilità ambientale. Con il pericolo recessivo in Europa, senza una politica di trasformazione tecnologica, digitale ed ambientale l’Italia rischia la dismissione.
“L'industria è strategica per il nostro Paese per questo bisogna che, insieme alla risoluzione dei tavoli aperti sulle singole vertenze, domani sarà il giorno di Acciaierie d’Italia su cui aspettiamo risposte chiare alle nostre richieste, si arrivi ad una conferenza nazionale dell'industria che definisca una programmazione della transizione industriale in cui il governo e le imprese si assumano la responsabilità sociale e ambientale". Lo dichiara Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 18 gennaio 2023