Martedì, 05 Novembre 2024

Stellantis. La fermata produttiva in Sevel non si può scaricare sui salari dei lavoratori. Urgente l’avvio di un confronto sul futuro dell’area industriale

“L’ennesima fermata produttiva comunicata dalla Direzione aziendale dello stabilimento Sevel dal 31 agosto al 3 settembre, questa volta per la mancanza di fornitura di motori per i furgoni Citroen e Peugeot, getta ulteriore preoccupazione sulle prospettive del sito.

Le difficoltà di approvvigionamento di materiale sono presenti ormai da alcuni mesi e stupisce come il quarto produttore mondiale di veicoli non riesca a organizzare la produzione scaricando, ancora una volta, il costo di questa ennesima fermata sulle tasche dei lavoratori, già in difficoltà per l’aumento del costo della vita, con molti di loro che hanno anche già acquistato gli abbonamenti settimanali per il trasporto pubblico per recarsi a lavoro.

Per questi motivi la Fiom chiederà all’azienda di integrare l’indennità di cassa integrazione.

Preoccupazioni sul futuro che aumentano per le revisioni al ribasso del numero di furgoni da produrre in Val di Sangro, e questo vale anche per l'indotto anche se alcune aziende stanno limitando il danno fornendo parte della produzione allo stabilimento “gemello” di Gliwic (Polonia).

Inoltre le continue fermate produttive stanno mettendo in seria difficoltà anche i lavoratori del settore della camperistica che non riceve mezzi da trasformare e conseguentemente non riesce a rispondere a un mercato in forte espansione.

La Fiom è da tempo che ha lanciato l’allarme e sta chiedendo garanzie sul futuro industriale e occupazionale della Sevel e dell’area industriale della Val di Sangro, chiedendo ad azienda e istituzioni di avviare un confronto.

Una situazione che va affrontata con urgenza e che deve ottenere risposte per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori dell’area industriale della Val di Sangro e più complessivamente dell'intero Abruzzo dove sono presenti molte aziende fornitrici di Sevel.

Una condizione che è lo specchio di quello che sta avvenendo nel settore nel nostro Paese e che rischia di aggravarsi ancora di più nei prossimi mesi. Per questo stupisce l’assenza, nel dibattito politico della campagna elettorale e nei programmi delle forze politiche, del tema del rilancio del settore della mobilità, un settore strategico per l’industria, l’economia e l’occupazione.”

Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale Automotive per la Fiom-Cgil e Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom-Cgil Chieti

Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale

Roma, 30 agosto 2022

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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