Maurizio Landini, Segretario generale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
«Un paese industriale deve avere una buona industria siderurgica. La giusta lotta dei lavoratori e delle lavoratrici di Terni ha un valore nazionale e parla a tutto il paese. Non stanno difendendo solo il loro posto di lavoro ma si battono per un giusto e sostenibile sviluppo del Paese e per far applicare fino in fondo i principi e i valori della nostra Costituzione. Il Governo deve rispondere a questa richiesta impedendo alla Thyssen di licenziare e di andarsene dall’Italia. E’ necessario impedire il ridimensionamento del sito di Terni, serve che il governo si attivi per una convocazione per discutere un vero e nuovo piano industriale che sappia utilizzare competenze e conoscenze di quel territorio e di quei lavoratori e garantisca l’occupazione e la qualità e l’integrità delle produzioni.»
«L’unità dei lavoratori e la massiccia adesione alle iniziative di lotta di questi giorni sono la base indispensabile per proseguire questa giusta lotta fino a far cambiare idea al Gruppo.»
«Io credo che nel mese di settembre sarà necessario organizzare un momento di mobilitazione generale del settore siderurgico e di tutti i lavoratori metalmeccanici del nostro paese per chiedere alle imprese di riprendere gli investimenti e al Governo una vera e nuova politica industriale, perché la difesa del lavoro e la creazione di nuovi posti di lavoro sono la vera emergenza sociale e democratica dell’Italia.»
«Chiediamo al Gruppo Thyssen di sospendere ogni decisione unilaterale e di accettare un vero confronto con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori.»
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 31 luglio 2014