“Con oggi si sono concluse le due settimane di sciopero delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici contro i licenziamenti nell'ambito della mobilitazione indetta a livello nazionale: "Il lavoro non si tocca".
Da Nord a Sud, in migliaia di aziende, altissima è stata l'adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori a sostegno delle richieste sindacali finalizzate a bloccare i licenziamenti, avviare i tavoli di settore, per nuove politiche industriali e per la transizione ecologica delle produzioni, per la salvaguardia dell’occupazione.
Mai come in questa fase occorre riformare gli ammortizzatori sociali, renderli universali, incentivare la formazione e la riduzione dell’orario per favorire la redistribuzione del lavoro. Così come è necessario vincolare le risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietà lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dopo gli scioperi di giovedì 28 luglio in tutto il territorio di Frosinone e Latina, ieri è stata la volta dei metalmeccanici avellinesi, di Messina e del polo petrolchimico di Priolo a Siracusa mentre oggi si sono svolti gli scioperi in decine di aziende del polo industriale di Torino. E sempre oggi hanno scioperato le metalmeccaniche e i metalmeccanici dell'Abruzzo nella Provincia di Teramo, dell'Umbria a Perugia, della Campania a Napoli, Benevento, Caserta e Salerno, della Basilicata nell'area di Potenza, della Sicilia a Palermo, della Lombardia nella Provincia di Bergamo, del Piemonte a Cuneo, e infine del Trentino- Alto Adige a Bolzano e della Valle D'Aosta nel territorio di Aosta. Scioperi e braccie incrociate anche in tantissime aziende delle Marche, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Questo è stato solo il primo momento di una mobiitazione che intendiamo sempre più generalizzare, per riunificare le tante vertenze aperte nel Paese, per unire i metalmeccanici, per dare risposte concrete ai problemi delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom- Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 30 luglio 2021