“Dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, il Consiglio di Amministrazione di Slim Fusina Rolling ha presentato la richiesta di ammissione della società alle procedure di concordato preventivo ai fini della messa in sicurezza del patrimonio e per la tutela degli interessi dei diversi soggetti, in primo luogo, per i lavoratori e le lavoratrici.
E’ la conferma di una situazione particolarmente preoccupante, di difficoltà che vengono da lontano e che l’irrompere della pandemia ha semplicemente acuito.
Il piano industriale presentato al Mise nell’incontro del 3 settembre è assolutamente inadeguato a fronteggiare l’attuale situazione.
La ricerca di un nuovo equilibrio economico finanziario non può passare né per un ridimensionamento dei volumi produttivi a regime, né tanto meno per un intervento concentrato esclusivamente sulla riduzione dei costi ed in particolare del costo del lavoro.
Riduzione del personale e tagli lineari delle retribuzioni non aumentano la competitività delle imprese, di solito ne accompagnano il declino.
L’urgenza di una nuova disponibilità finanziaria in presenza di un’impossibilità ad accedere ai canali ordinari del credito, non può essere risolta senza un impegno diretto, in termini di investimento, da parte della proprietà.
Il posizionamento strategico di Slim Fusina nel mercato dell’alluminio può e deve essere consolidato utilizzando tutti gli strumenti di politica industriale che il Mise e la specifica configurazione di area di crisi complessa di Marghera consente di mettere a disposizione.
Per noi, è del tutto evidente che le disponibilità annunciate dalla sottosegretaria Todde e dalla Regione Veneto a compartecipare alla ricerca di soluzioni possibili e positive non possono prescindere dalla presentazione di un piano industriale credibile ed una prospettiva occupazionale certa.
Attendiamo con urgenza la convocazione del Ministero dello Sviluppo Economico per verificare lo stato di avanzamento del confronto, ribadendo la disponibilità del sindacato a far la propria parte dentro un quadro regolato di impegni da parte delle istituzioni e della proprietà”.
Lo dichiara in una nota Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa