“L'incontro di domani al Ministero dello Sviluppo Economico con ArcelorMittal, che abbiamo più volte richiesto e sollecitato, assume un rilievo particolare, alla luce delle comunicazioni che l'amministratore delegato Lucia Morselli ha anticipato nell'incontro di oggi con le Rsu dello stabilimento di Taranto. Il cronoprogramma delle fermate di Afo2 il 12 dicembre, Afo4 il 30 dicembre e Afo1 il 15 gennaio, nonché la fermata di Agglomerato, Cokerie e centrale termo elettrica quando gli altoforni si spegneranno, configura la possibilità di dismissione dell'impianto di Taranto con ricadute drammatiche sul futuro ambientale e occupazionale e con ripercussioni su tutti gli stabilimenti del gruppo.
Nell'incontro di domani alla presenza del Governo nessuno potrà limitarsi ad una semplice presa d'atto della fuga di ArcelorMittal dalle responsabilità e dagli impegni assunti con l'accordo del 6 settembre 2018. Il Governo deve togliere ogni alibi ad ArcelorMittal.
Per la Fiom quelle responsabilità e quegli impegni rappresentano altrettanti vincoli inderogabili non solo nell'esercizio della rappresentanza delle condizioni e dei diritti dei lavoratori di tutto il gruppo e dell'indotto, ma per le prospettive industriali del Paese”.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 14 novembre 2019