Si è tenuto nella tarda mattinata di oggi, al ministero dello Sviluppo economico, l'incontro per la vertenza dello stabilimento Whirlpool di Napoli, di cui la multinazionale americana ha dichiarato a maggio scorso di volersi disfare. Presenti al tavolo il padrone di casa, Luigi Di Maio, il suo vice capo di gabinetto, Sorial, la delegazione aziendale guidata dall'ad La Morgia, Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali e i delegati di fabbrica. In presidio a via Molise, durante tutto l'incontro, i 430 lavoratori e lavoratrici dello stabilimento di via Argine.
Per Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, “finalmente è finito il dialogo fra sordi. L'azienda ha oggi cominciato a parlare di continuare a fare le lavatrici a Napoli, puntando sul segmento premium e aprendo a riportare produzioni dall'estero nello stabilimento partenopeo. Il governo, dal canto suo, ha comunicato di aver predisposto un decreto, che sarà in votazione la settimana prossima, attraverso il quale l'azienda risparmierebbe 17 milioni di euro in 15 mesi attraverso la decontribuzione dei contratti di solidarietà”.
“Per quanto ci riguarda – continua – abbiamo ribadito che la premessa al confronto è il mantenimento da parte dell'azienda degli impegni assunti con l'accordo dello scorso ottobre, sgombrando il campo da tutte le altre opzioni proposte dall'azienda.”
“Ora – conclude – è necessario che il confronto entri nel merito, per dare al più presto garanzie alle 430 famiglie dei lavoratori Whirlpool, a quelli dell'indotto e a tutto il territorio.”
Domani si terrà l'assemblea nello stabilimento di Napoli, già dalla prossima settimana ci potrebbe essere il prossimo incontro, in sede tecnica, tra le parti.
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 24 luglio 2019