Venerdì, 22 Novembre 2024

Metalmeccanici. Oggi piazze piene e fabbriche vuote, Fiom: “rimettere al centro il lavoro”

Tre città assolate – Milano, Firenze e Napoli – si sono riempite questa mattine di decine e decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, uniti nel chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, l’industria, i salari, i diritti e la giustizia sociale.

A Napoli – dove confluivano i lavoratori delle regioni del Sud – il corteo colorato e fragoroso è stato aperto dallo striscione dei lavoratori della Whirlpool, la vertenza simbolo di questi giorni, in lotta per la loro fabbrica che l'azienda minaccia di chiudere. Chiudendo il comizio conclusivo, Francesca Re David, leader della Fiom, ha rilanciato: “i metalmeccanici si assumono la responsabilità di rimettere al centro del dibattito pubblico e politico del paese il lavoro e l’industria e in questo senso guardano alla prospettiva dello sciopero generale unitario del prossimo autunno”.

Partecipatissime anche le piazze di Firenze e Milano – con i metalmeccanici delle regioni del Centro e del Nord – i cui comizi sono stati conclusi dai segretari generali della Uilm, Rocco Palombella, e della Fim-Cisl, Marco Bentivogli.

Altissima l'adesione allo sciopero in tutta la categoria, con punte del 100% in molte realtà. Nei grandi gruppi si rilevano dati eccezionali, a partire da Leonardo, dove hanno aderito allo sciopero circa il 70% dei lavoratori (50% per gli impiegati e tra l'80 e il 95% per gli operai); Arcelor Mittal, tra l'80 e il 90% di adesione, con Genova ferma; Whirlpool, astensione media dell'85%, con punte del 100% negli stabilimenti di Varese e Napoli.

Adesioni allo sciopero al 100% si sono avute, tra gli altri, alla Blutec di Potenza, alla Calpark di Cosenza, alla Sacim di Piacenza, alle Ognibene, Valvoil, Corghi, Argotractors e Dieci di Reggio Emilia. E poi a Lecco, alla Carcano Antonio, tra gli operai della Fiocchi e dell'Alstom ferroviario, alla Tecnocap e alla Gilardoni. A Pavia alla Mitsubishi e alla Busi. A Padova alla Carraro, alla Toffac, alla Zf, all'Abb. A Venezia alla Slim Fusina Rolling, alla Pometon, alla Faces, alla Wellding 2bi.
Ancora più numerose gli stabilimenti con adesioni tra l'80 e il 100%. Ne citiamo alcuni come l'Acciai speciali Terni, l'Isringhausen di Chieti, le Acciaierie Valbruna di Bolzano, le Ferriere Nord di Potenza, molte fabbriche di Bologna, dalla Lamborghini alla Ducati Motor, alla BredamenariniBus. E ancora all'Alfa acciai di Brescia, all'Avio di Brindisi, alla Berco e alla Fox di Ferrara, alla Electrolux, alla Bonfiglioli e alla Marcegaglia di Forlì, alla Titan di Modena, alla Sidel di Parma, alla Celbo di Piacenza, alla Metalsider di Ravenna, alla Brevini Dana e all'Interpump di Reggio Emilia, alla Verni&Fida di Rimini, alla ex Lames e all'Arinox di Genova, alla Bombardier di Savona, tra gli operai della Tenaris e della Same di Bergamo, alla Pikdare di Como, alla Diotallevi di Pesaro, alla Belleli di Mantova, alla Johnson electric di Asti, alla Lagostina di Novara, alla Federal Mogul di Torino, alla Rossi di Lecce, negli appalti Enel del Sulcis, alla Ge/Nuovo Pignone di Firenze, alla Pierburg di Livorno, alla Kme di Lucca, tra gli operai della Piaggio di Pisa, all'Acc Wanbao di Belluno, alla Fiamm di Verona, alla Laverda di Vicenza.

I dati aggiornati con le adesioni allo sciopero anche negli altri turni di lavoro sono pubblicati e in continuo aggiornamento sul sito fiom-cgil.it.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 14 giugno 2019

 

Adesioni allo sciopero 14 giugno 2019 (Dati alle 15)

Re David (Fiom), in piazza per rimettere al centro lavoro e industria

 

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

Iscrizione Newsletter

Ho letto e accetto Termini e condizioni d'uso e Informativa sulla privacy