A Milano e provincia la partecipazione allo sciopero di 8 ore proclamato da Fim Fiom e Uilm è andata oltre le più rosee aspettative.
Questi i dati di adesione di alcune note aziende metalmeccaniche: Kone Industrial 95%, Kone Spa 70%, Eurotranciatura 60%, Lobo di Cornaredo 90%, Novelis, Pieve Emanuele produzione 97%, impiegati 40%, Mose 86%, IMQ 85%, De Lucchi 70%, Schindler 60%, PSE 60%, Nidec Ansaldo 50%, Cimbali produzione 90%, Modis 50%, Otis 50%, Vimercati 40%, Lear 60 %, Alstom Transport 60%, Negri Bossi 50%, Xerox 40%, Electrolux Solaro 70%.
La segretaria generale della Fiom di Milano Roberta Turi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Questo risultato non era scontato. L’adesione allo sciopero e le discussioni che abbiamo avuto nelle settimane scorse nelle assemblee, dimostrano che le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici vogliono tornare ad essere protagonisti del loro futuro. Questo sciopero e questa manifestazione chiedono proprio questo: un futuro per l’industria che sia fatto di occupazione socialmente e ambientalmente sostenibile. Al primo posto vengono la salute e la sicurezza, la tutela del posto di lavoro, la stabilità lavorativa. Ma chiediamo anche salari più alti e una vera riduzione della precarietà. La manifestazione che si è conclusa oggi in piazza Duomo è in continuità con due manifestazioni che si sono tenute in questa piazza nel marzo scorso: People, prima le persone, contro le discriminazioni e per la tutela dei diritti di tutti, e Fridays for Future, con la quale giovani e giovanissimi hanno chiesto un futuro per il nostro pianeta, contro i cambiamenti climatici. Anche le metalmeccaniche e i metalmeccanici chiedono un futuro diverso per il pianeta e per loro stessi. Dobbiamo fermare lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e del pianeta e lo sfruttamento delle persone che lavorano. Rimettiamo al centro le persone e i loro diritti. Lo ripetiamo, prima le persone.”
Fiom-Cgil Milano
Milano, 14 giugno 2019