È stata un'onda benevola ed energica quella partita da Catania e, dopo essere passata per Bari, Roma e Treviso, arrivata oggi a Milano, dove i lavoratori del Nord-Ovest – Alessandria, Genova, Milano e Torino – hanno sfilato in corteo fino alla sede della Sirti, dove si sono tenuti i comizi conclusivi.
Ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori del gruppo – i giovani accanto ai più anziani, gli impiegati assieme agli operai – hanno scioperato manifestando tutta la loro rabbia e la loro voglia di lavoro.
Grazie a loro e grazie a tutti quelli che ci hanno manifestato pubblicamente la loro solidarietà, partecipando con noi nei diversi cortei.
Un grazie anche alla stampa libera e democratica per l'attenzione che ci sta quotidianamente assicurando e alle forze dell'ordine, che ci accompagnano nella nostra battaglia, assicurandoci il diritto a scioperare e a manifestare pubblicamente.
Ora la palla passa all'azienda. Giovedì 21 in Assolombarda a Milano Sirti passi dalle parole ai fatti, presentandoci un piano sociale alternativo ai licenziamenti, serio, credibile, sostenibile e condivisibile.
E al governo. Dopo l'incontro di martedì che ha determinato la mera sospensione dei termini temporali della procedura, l'esecutivo incalzi l'azienda, affinché ritiri gli 833 licenziamenti, e apra al più presto il tavolo di settore delle tlc, coinvolgendo tutti gli attori protagonisti a vario titolo nel settore.
A sostegno della vertenza, in vista dell'importante appuntamento di giovedì, rimangono in essere il blocco delle flessibilità, delle percorrenze e degli straordinari.
Dichiarazione congiunta di Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani, coordinatori nazionali Fim, Fiom, Uilm Sirti
Fim, Fiom e Uilm nazionali
Roma, 15 marzo 2019